Isole nell’isola, ciuffi di casette bianche che guardano il mare, borghi di pescatori che attendono di essere esplorati. La Sicilia regala sempre dei volti nuovi. E se le sue aree interne e la sua chilometrica costa è meravigliosa, quella delle sue isole lo è di più.
Gli arcipelaghi siciliani sono veri angoli di paradiso da vivere soprattutto in estate, tra escursioni in barca, trekking nella natura incontaminata ed importanti eventi culturali. Ecco cinque tappe consigliate da VdGmagazine.
Salina
È una delle sette sorelle delle isole Eolie insieme alle altre sei perle cioè Lipari, Vulcano, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea. La CNN l’ha definita l’isola più bella d’Italia. Potete iniziare il tour da Santa Marina, lo scalo principale dell’isola, dove sono presenti tanti negozi di souvenir. Più a sud vi è Lingua, un piccolo borgo di pescatori noto per la sua sottilissima spiaggia di ciottoli. Poi ecco il grazioso borgo di Malfa dove quest’anno si svolgerà il MareFestival Salina- Premio Troisi, dal 23 al 26 luglio prossimi. Giunto alla IX edizione, la manifestazione vedrà la presenza di attori, registi, scrittori, cantanti ed artisti di respiro internazionale.
In programma lungometraggi, cine-aperitivi e fashion party in ricordo dell’indimenticabile Massimo Troisi che sull’isola girò il suo capolavoro “Il Postino”. Madrina di sempre sarà l’attrice Maria Grazia Cucinotta. Tema di questa edizione sarà la salute. Tra ospiti anche il noto sassofonista Francesco Cafiso.
Ustica
Piccola e tranquilla,Ustica è una delle isole che non fa parte di nessun arcipelago. Snorkeling, diving, birdwatching e trekking sono le attività più amate dai turisti sull’isola, che arrivano fin qui anche per godere della tranquillità delle spiagge e del museo sottomarino. Le passeggiate in asinello, i sentieri nel bosco, il percorso archeologico sono solo alcune delle attrazioni di Ustica insieme alle sue piccole lenticchie. Si tratta delle più piccole lenticchie d’Italia, del diametro di pochissimi millimetri. Coltivata fin dai tempi più antichi, è particolarmente famosa per il suo gusto, la sua tenerezza ed il profumo che emana.
Pantelleria
Meta prediletta del jet set internazionale, la perla nera del Mediterraneo colpisce per la sua atmosfera africana, i vigneti ad alberello sui terrazzamenti in pietra lavica ed i tipici dammusi, le abitazioni in pietra dalle cupole bianche. Particolari i giardini panteschi: torri in pietra lavica, costruite a secco, che racchiudono al loro interno un solo albero di agrumi.
Una straordinaria testimonianza degli accorgimenti che sin dal passato l’uomo ha messo in atto in un territorio dove i fattori naturali sono decisamente avversi e che ci ricorda che Pantelleria, più che di pescatori, è un’isola di contadini che animano la viticoltura ancora oggi attiva su circa 400 ettari dell’isola: una tradizione che si è guadagnata il riconoscimento di Patrimonio Unesco per i particolari muretti a secco dei giardini panteschi a forma circolare e per la coltivazione della vite di Zibibbo.
Mozia
Una piccola imbarcazione conduce i viaggiatori in una piccola isola nella Riserva dello Stagnone di Marsala: è l’isola fenicia di San Pantaleo nota semplicemente come isola di Mozia. Essa custodisce i resti di uno degli insediamenti fenici più importanti del Mediterraneo. Da visitare il Museo Whitaker che custodisce il famoso “Giovinetto di Mozia”, un’enigmatica statua in marmo a dimensione naturale. Interessante la strada sommersa che fino a 50 anni fa i contadini marsalesi percorrevano con i carretti per raggiungere i vigneti coltivati sull’isoletta.
Per chi arriva da fuori Sicilia, comodissimo sarà atterrare all’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi dove si potrà usufruire del parcheggio auto a soli € 3,50 al giorno per l’intera durata della stagione Summer 2020, e quindi sino al 28 ottobre.
Capo Passero
Solo una striscia di mare separa l’isola di Capo Passero dalla terra ferma. Siamo nell’estrema punta sud della Sicilia, in uno scenario esotico. Raggiungibile in canoa, con il pedalò o con una piccola imbarcazione, questa isoletta conserva ancora intatti i magazzini della vecchia tonnara e la fortezza spagnola del ‘500 dove quest’anno, da agosto a settembre, rivivrà il mito con Colapesce, la leggenda sull’isola, una performance di musica, danza e teatro che catapulterà gli spettatori in un percorso naturalistico di straordinaria bellezza all’interno di un villaggio di pescatori siciliani della fine dell’800 tra cialome, opere dei pupi, antichi riti e preghiere di un tempo.
Le date previste sono 13, con quattro turni giornalieri di spettacoli ogni sabato e domenica di agosto, dalle 17,30 alle 20. Poi anche il primo weekend di settembre e la seconda domenica di ottobre.