
Eccellenza enologica e impegno sociale per la sedicesima edizione del progetto Santalucia, il vino che fa bene alla vista, ospitata al ristorante Le Calandre dei fratelli Alajmo a Sarmeola di Rubano (Padova). L’azienda Maculan e Fondazione Banca degli Occhi del Veneto ETS hanno presentato, con una cena benefica, il Santalucia 2024 e hanno svelato l’obiettivo di quest’anno: superare la quota complessiva di 400mila euro di fondi raccolti e destinati a sostenere la ricerca contro le malattie oculari.
A rendere possibile questa raccolta saranno le 300 bottiglie uniche e numerate di Santalucia 2024. Il vino proviene dalla migliore barrique dell’azienda Maculan di Breganze (Vicenza), selezionata in un panel di degustazione tenutosi in ottobre.
Le caratteristiche del vino, presentate da Fausto Maculan titolare dell’azienda e da sempre al fianco di questo progetto, parlano di un «Cabernet Sauvignon da singolo vigneto posto in località Branza a Breganze. Bouquet elegante, sorso corposo, tannino vellutato e persistenza. Si tratta di un vino importante, sotto il profilo enologico e valoriale».
Il valore aggiunto di questa edizione è dato dall’abilità e creatività delle mani che hanno elaborato una veste diversa per ogni esemplare. L’ispirazione, il sole: «la stella per eccellenza, la cui luce permette a noi esseri umani di vedere e alla vite di crescere e far maturare i suoi frutti».
Ognuna delle trecento etichette è una vera e propria opera inedita e originale, realizzata con colori iridescenti e preziosa foglia d’oro. Le bottiglie sono inoltre contenute in una confezione speciale che raffigura un sole stilizzato, materico e moderno su un fondo nero. Il progetto creativo e artistico è stato sviluppato nell’atelier In.Perfetto della Cooperativa Vite Vere Down DADI di Padova, un luogo dove persone con disabilità intellettiva lavorano e vengono formate, vedendo così valorizzate le loro capacità e competenze professionali.
Il ricavato della sedicesima edizione supporterà una causa di grande rilevanza medica, come spiegato da Diego Ponzin, presidente di Fondazione Banca degli Occhi: «Quest’anno Santalucia sostiene un’iniziativa particolarmente ambiziosa che abbiamo chiamato, non a caso, Progetto L.u.c.y.». Il progetto si concentra sullo studio della degenerazione maculare della retina, una patologia che rappresenta in occidente la prima causa di cecità e che mina gravemente l’autonomia e la qualità della vita delle persone in tarda età. Il ricavato supporterà lo studio congiunto di Fondazione Banca degli Occhi e del National Eye Institute di Bethesda, uno dei più avanzati centri di ricerca degli Stati Uniti.
Le bottiglie di Santalucia 2024 sono disponibili su ordinazione, a fronte di una donazione minima di 100 euro, contattando Fondazione Banca degli Occhi del Veneto ETS (info@fbov.it – 041 9656440/442).
