Si chiama “fiore d’inverno” perché ha colori vibranti che rallegrano le giornate fredde e cupe della stagione corta. Il Radicchio Rosso di Treviso Igp e Radicchio Variegato di castelfranco Igp sboccia nelle campagne della Marca Trevigiana, si trova a mazzi in negozi di fruttivendoli e nel reparti del fresco dei supermercati di tutta Italia, ma soprattutto trionfa sulle tavole. Consumato in varie espressioni e pietanze: da crudo croccante e condito con olio e sale, a grigliato e saporito sulla piastra, fino ad essere la base di raffinati risotti, sfumato con un ottimo vino.
Un’eccellenza da disciplinare
Il Radicchio Rosso di Treviso Igp, fa la sua ricomparsa in bellissimi cespi, raccolti a partire dal primo di novembre, come previsto dal disciplinare. Il prodotto sta incontrando con successo i consumatori dopo il consueto periodo di imbianchimento – una quindicina di giorni circa – che permette di raggiungere la giusta maturazione.
Il bollino Igp di riconoscimento
Il Radicchio originale si riconosce dal bollino Igp, sinonimo di qualità, che dalla piantumazione al confezionamento certifica un prodotto eccellente sia nel gusto che nella forma. È un ortaggio che incontra acquirenti non solo nei negozi di prossimità ma anche delle grandi catene di distribuzione grazie ai prodotti innovativi marchiati a bollino.
Presente nei supermercati e nei negozi gourmet
La filiera del radicchio tardivo trevigiano, se da una parte ha perso il canale Horeca per i problemi legati all’emergenza sanitaria da coronavirus, dall’altra ha guadagnato nella grande distribuzione organizzata. È richiesto in supermercati e ipermercati, oltre ai punti vendita gourmet dal consumatore sempre più attento all’alimentazione.
Ogni anno 8 milioni di affezionati consumatori
Freschezza, genuinità e stagionalità restano le caratteristiche ricercate dai consumatori in questo periodo e il Radicchio di Treviso Igp le possiede tutte. Per questo motivo il Consorzio di tutela è impegnato a contrastare le cicorie generiche coltivate senza rispettare le corrette pratiche di produzione, che inquinano la proposta qualificata dal bollino Igp.

La qualità a tavola
Andrea Tosatto, presidente del Consorzio di Tutela afferma: «Il prodotto è candidato a uscire vincitore dal difficile momento che stanno vivendo i mercati in questo contesto economico. Fiduciosi di poter contare su 8 milioni di consumatori affezionati che ogni anno mettono in tavola la qualità».