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Provenza, un viaggio tra odori e sapori che entrano nel cuore

Durante il periodo estivo c’è una zona della Francia che viene presa d’assalto dai turisti: la Provenza. Un’area che si trova nel sud del Paese e che è costellata da villaggi imperdibili, tesori naturali e i mitici campi di lavanda. Un viaggio in Provenza è davvero un’esplosione di bellezze e odori, ma anche di sapori unici che entrano dritti nel cuore.

I paesini più belli da visitare durante un viaggio in Provenza

Sono tanti e uno più bello dell’altro i paesini da visitare in Provenza. Scegliere in quali fermarsi è davvero difficile. Per questo motivo abbiamo deciso di indicarvene alcuni, quelli più spettacolari e da non perdere per nessuna ragione al mondo.

Un meraviglioso villaggio arroccato e nel mezzo di due maestose rupi rocciose è Moustiers-Sainte-Marie. Un borgo diviso in due da un torrente e dall’atmosfera davvero magica. Qui è possibile passeggiare fra le viuzze strette in salita ammirando le botteghe di faïences, ovvero le maioliche smaltate che divennero di moda ai tempi di Luigi XIV quando il sovrano, per risanare le finanze della corte, decise di sostituire il vasellame d’oro con le più economiche ceramiche.

Moustiers-Sainte-Marie provenza
Uno scorcio di Moustiers-Sainte-Marie

Imperdibile anche Sault, un piccolissimo villaggio situato su uno sperone roccioso che guarda dall’alto gli immensi campi circostanti. Qui tutte le attività locali sono scandite  dalla fioritura della lavanda e passeggiando per il borgo ci si imbatte di continuo nelle antiche botteghe che, oltre a vendere prodotti locali di tutti i tipi, offrono spesso delle dimostrazioni relative alla lavorazione e al confezionamento della lavanda.

Durante un viaggio in Provenza non può di certo mancare una sosta a Gordes, anch’esso arrampicato sulla montagna. La sagoma del Castello e della Cattedrale svettano sulle case in pietra delineando nel cielo della Provenza la perfetta visione di una cittadina medievale rimasta intatta nel tempo.

Bellissima anche L’Isle-sur-la-Sorgue, una cittadina che è percorsa da diversi canali punteggiati da antiche ruote idrauliche in legno ricoperte di muschio (un tempo erano più di 70).

Infine, da non perdere è certamente Avignone, da tutti conosciuta come la “Città dei Papi” per la presenza del Palazzo costruito durante la “cattività avignonese”. Una piccola e tranquilla cittadina francese che fu ribattezzata come “La seconda Roma”.

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Avignone, Palazzo dei Papi

Le meraviglie della natura in Provenza

Un viaggio in Provenza è sinonimo anche di natura assolutamente sorprendente. Basti pensare alle Gorges de Daluis, una sorta di Colorado in miniatura. Sono, infatti, delle gole vertiginose e che catapultano direttamente in un sogno.

Favolose anche le Gole del Verdon che spaccano la terra per 25 chilometri creando il canyon più impressionante d’Europa, grazie alle sue pareti a strapiombo sul fiume verde smeraldo alte fino a 1500 metri, immerse in una natura lussereggiante e rigogliosa.

Ma altrettanto suggestivo è il Colorado Provenzale, vecchie cave di ocra che assomigliano a canyon. Meraviglie che si sono formate con l’erosione nei secoli e che sono state modellate dall’uomo nel corso del tempo, offrendo una vasta gamma di rilievi. Scogliere, burroni, cime, grotte, promontori che vanno dal giallo pallido al rosso vivo, passando per il marrone, l’arancione, il verde e il malva.

Gole del Verdon provenza
Le Gole del Verdon

La lavanda, vera essenza del viaggio in Provenza

La Provenza è da sempre considerata il paradiso della lavanda, tanto che basta quasi sentirla nominare per immaginare le enormi distese viola che costellano queste zona della Francia. Ma c’è da svelare una verità: la realtà supera l’immaginazione poiché i campi di lavanda sono davvero ovunque e si susseguono uno dietro l’altro, specialmente nella zona di Valensole.

Il periodo di massima fioritura varia di anno in anno, a seconda delle condizioni metereologiche dei mesi precedenti. In sostanza, una primavera molto soleggiata favorisce una raccolta della lavanda precoce, mentre una stagione fredda e con poco sole fa ritardare il taglio.  Tuttavia, il periodo migliore va dalla fine di giugno fino ad agosto avanzato, a seconda della varietà di pianta, del clima, altitudine e latitudine.

Due sono le varietà coltivate in Provenza. La star incontestabile è la lavanda vera o lavanda fine che cresce naturalmente nella macchia mediterranea, fra 600 e 1.400 metri. I tratti distintivi ? Oggi una DOP che garantisce l’olio essenziale di lavanda dell’Alta-Provenza, che ha origine nei dipartimenti del Vaucluse, Drôme, Alpi dell’Alta Provenza e Hautes-Alpes e una zona di coltivazione situata a un’altitudine media di 800 metri.

L’altra varietà molto diffusa in Provenza è il lavandin/lavandino, frutto dell’incrocio della lavanda fine e la lavanda aspic (una variante selvatica). Più robusta, forma dei cespugli arrotondati e campi regolari che si declinano a perdita d’occhio da 200 a 1 000 metri d’altitudine.

Valensole lavanda provenza
Campi di lavanda in Provenza

Cosa mangiare in Provenza

Certo è che un viaggio in Provenza, costantemente inondato da profumi incredibili, non può scostarsi anche da sapori unici. Del resto, la cucina provenzale è anche chiamata la cuisine du soleil, ovvero la cucina del sole, una cucina colorata e ricca di ortaggi e frutta, frutti di mare e con piatti tipici della tradizione mediterranea, caratterizzati da un mix delizioso di olio di oliva, aglio ed erbe aromatiche.

Un tripudio di aromi, profumi e sapori del territorio, che spazia dagli uliveti assolati delle campagne, alle risaie e mandrie al pascolo della Camargue, dai pescherecci della costa ai tartufi dei pianori più freschi.

Inoltre, la Provenza, a differenza della pasticceria francese in generale, non ama i dolci troppo elaborati. Preferisce la frutta fresca come i profumati meloni di Cavaillon, i limoni di Mentone o la frutta candita. Ma ci sono anche gustose tartes realizzate con semplice crema pasticcera, frutti di bosco, miele di castagna e lavanda. Molto diffuse anche le mandorle e l’anice nei composti dolci.

Infine, da non dimenticare sono i vini, dai robusti rossi ai gradevoli bianchi ideali per accompagnare i piatti di pesce. Non saranno i più rinomati del territorio francese, ma sono sicuramente ottimi da abbinare alla degustazione della cucina provenzale.

a cura di Serena Proietti Colonna

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