… quelli del gusto, a Pistoia che producono confetti da tempi immemori, formaggi prelibati, cialde, brigidini e un originale panforte. Ma anche quelli che portano avanti la tradizione del rame e del ricamo.
Insomma, questa città è un crogiolo di creatività, che si colora, per molti inaspettatamente, di verde Capitale italiana della cultura 2017, Pistoia rappresenta un crocevia di maestranze e produzioni creative, soprattutto in alcuni settori dell’artigianato come il tessile, con il ricamo in particolare, o la tavola, per la biancheria, e lo stesso food.
Fiore all’occhiello di questa attitudine storica è però senza dubbio l’artigianato del verde.
Pollice verde tra varietà di piante
Il vivaismo di piante da frutto e ornamentali da queste parti iniziò infatti verso la metà dell’ottocento nei terreni ubicati all’interno della terza cerchia muraria della città. La superficie coltivata è gradualmente cresciuta dai 50 ettari del 1900 a più di 5000 oggi. Nei vivai pistoiesi si coltivano migliaia di specie e varietà di piante, di varie forme e dimensioni che poi vanno nelle più diverse tipologie di aree verdi nel mondo.
In molti casi produzioni tipiche che traggono la loro origine nella tradizione delle fattorie rinascimentali toscane: come la coltivazione in vaso di agrumi e di altre specie esotiche o l’arte topiaria per ottenere piante dalle forme più varie per l’arredo dei giardini all’italiana.
Paesaggio antico
«La provincia di Pistoia è speciale – commenta Antonio Paolucci, raffinato storico dell’arte – Ha caratteri paesistici inusuali nell’Italia di oggi. La cupola della basilica dell’Umiltà, il campanile di San Zeno, la torre detta di Catilina, i colori antichi della città murata e sullo sfondo i grandi monti dell’Appennino. La città si presenta a noi come i modellini che i santi protettori tengono in mano nei polittici del medioevo, chiusa nella sua riconoscibile identità urbana, circondata di verde».
Le tre cerchie murarie
Passeggiando nel centro cittadino, il cui tessuto urbano ricalca i limiti segnati dalle cerchie murarie, ci si addentra in un percorso ricco di chiese, chiostri, palazzi e monumenti che vanno dal Medioevo in avanti e che ruotano intorno a una Piazza del Duomo tra le più suggestive in Italia.
Si tratta dell’antico centro civile e religioso della città, ed è ancora definita dai principali edifici che nei secoli ne hanno segnato la vita politica e religiosa: il Palazzo Comunale e il Palazzo Pretorio, il Duomo, il Palazzo dei Vescovi e il Battistero.
Pistoia e la movida
La vicina Piazza della Sala, cuore della movida, fitta di locali e ristoranti, appartiene ugualmente al suo nucleo più antico che comprende la chiesa dello Spirito Santo, la Biblioteca Forteguerriana e molti altri edifici sacri. Siamo ancora nella prima cerchia muraria con preziose testimonianze dell’architettura cittadina, come l’Ospedale del Ceppo, l’antico monastero benedettino di San Mercuriale e alcuni palazzi appartenuti alle nobili famiglie pistoiesi.
In giro in giro
Il giro della città termina sul perimetro della terza cerchia muraria, di forma quadrilatera, ai cui vertici si aprivano le quattro porte che ingresso per tracciati viari esterni. Arrivati qui ci si imbatte nella così detta “cattedrale”, un ex capannone della Breda dove, dopo la ristrutturazione, è ancora visibile un carro ponte per la lavorazione dei treni.
Ora è un centro vitale con nuove funzioni, come l’Università, la Biblioteca (la più grande della Toscana), un punto di incontro e di eventi espositivi, proprio come il Salone dell’Arte e dello Stile del Vivere Arts & Crafts che si svolge in novembre.
Ode agli artigiani pistoiesi
A celebrare la tradizione artigiana della città toscana, arriva dal 25 al 27 novembre Arts&Crafts, il Salone dell’Arte e dello Stile del Vivere organizzato presso gli spazi della “Cattedrale” e del Padiglione Ex Pistoia Fiere. Due i percorsi principali da seguire per entrare a pieno nelle produzioni più caratteristiche della zona. Da una parte troviamo quindi La creatività a tavola, dove protagonisti saranno i prodotti agroalimentari, gli utensili e attrezzature per la cucina.
Cultura gastronomica e artigianale
Un vero tuffo nella cultura enogastronomica artigianale cittadina, dove trovare ad esempio la migliore confetteria locale, con Pistoia che vanta la produzione del confetto più antico d’Italia – il famoso “riccio” o “brignoccoluto” – e ancora prodotti simbolo come il panforte pistoiese di grande originalità rispetto al senese, o le cialde di Montecatini, i brigidini di Lamporecchio, e i notissimi cioccolatieri Slitti e Catinari del distretto del cioccolato.
Sapori delicati
Ci sono poi i celebri prodotti caseari della montagna pistoiese, il pane toscano sciocco e a lievitazione naturale la cui pratica per il riconoscimento della recentissima Dop è partita proprio da Pistoia, il fagiolo di Sorana, tipica coltivazione del fagiolo che avviene sul greto del fiume Pescia: la sua caratteristica, oltre ad un sapore davvero eccezionale, è la buccia talmente morbida e delicata da non sentirla in bocca.
Arts&Crafts
L’altro percorso è quello definito Lo stile del vivere e presenta un viaggio nelle produzioni dell’artigianato artistico pistoiese, toscano e non solo, di alto livello. In mostra, il meglio della creatività degli artigiani del territorio, con prodotti originali per tecniche di lavorazione, forma e materiali come nel caso dei rami da cucina o la raffinata biancheria e tovagliati per la tavola. Tra gli oltre 100 espositori di Arts&Crafts, da non perdere assolutamente è la Galleria dell’Artigianato Artistico della Toscana: una vera summa di bellezze regionali.
Dove mangiare a Pistoia
Osteria La Bottegaia, una cucina tipica di tradizione fatta con mano sapiente e gusto contemporaneo in un ambiente di grande piacevolezza tra piazza del Duomo e piazzetta della Sala, il salotto cittadino. Prezzo medio: 35 euro Via del Lastrone, 17 – Tel. 0573.365602
Dove dormire a Pistoia
Hotel Patria Charme ed eleganza in una residenza d’epoca in pieno centro rivista in chiave moderna. Doppia b&b: 110 euro Via Crispi 8 – Tel. 0573.358800
Dove comprare a Pistoia
Confetteria CorsiniSta per compiere un secolo questa culla di golosità: qui è nato il confetto più antico d’Italia, il “riccio”, qui si è inventato il panforte glacè, o panforte pistoiese. Da non perdere una visita al laboratorio.Piazza san Francesco D’Assisi, 42 – Tel. 0573.20138
Info utili su Pistoia
Pistoia è raggiungibile dai due aeroporti di Pisa e Firenze per mezzo di treni, autobus e taxi che, nel giro di un’ora, conducono in città. In treno si arriva dalla linea Firenze – Lucca – Viareggio, mentre in auto, l’uscita sull’Autostrada A11 da imboccare è quella di Firenze -Mare.
Ci piace – Non ci piace
Ci piace il verde che circonda la città, grazie anche alla presenza di aziende vivaistiche fra le più importanti al mondo
Non ci piace che le periferie siano ancora troppo poco valorizzate rispetto al centro storico