Da quelli strettamente legati alla tradizione, le cui ricette trovano origine nel lontano passato, a quelli più originali, “moderni”. Tutti i dolci della Pasqua siciliana hanno però un comune denominatore: la qualità e la territorialità dei suoi ingredienti. Ecco tre dolci per festeggiare insieme a tavola la domenica di Pasqua in Sicilia e non solo.
L’agnello pasquale
Simbolo sacrificale di redenzione e resurrezione, l’agnello pasquale di cui si ha traccia in una ricetta del 1898. La tradizione di realizzare degli agnelli di marzapane è diffusa in tutta l’isola ma molto famoso è quello di Favara dove vi è una maestra d’eccezione, la titolare di Cosi Dunci, Eleonora Cavaleri. Era partita da un mandorleto di famiglia che desiderava portare avanti e da lì la scommessa di andare oltre puntando alla produzione di agnelli pasquali per farli conoscere in tutto il mondo. E c’è riuscita se pensiamo che oggi insegna in svariati corsi il metodo di lavorazione di questi dolci e lo stesso Papa Francesco ne ha assaporato la bontà.
«La produzione sta andando bene perché io ci lavoro tutto l’anno. In questo periodo abbiamo la vetrina piena di agnelli -commenta Eleonora Cavaleri-. La produzione è partita nei primi di marzo anche se in passato iniziava prima, con la festa del mandorlo in fiore a febbraio ad Agrigento. Ma la pandemia ha fatto saltare questo evento. Nonostante ciò, la richiesta c’è sempre ma è chiaro che ci vengono a mancare quegli eventi che portano molti visitatori. Abbiamo dunque rallentato ma non possiamo lamentarci perché la produzione e la vendita ci sono sempre con le spedizioni che arrivano ovunque. La gente si informa e richiede l’agnello pasquale: molto fa il passaparola o le persone che abitano fuori e che desiderano gustare un pezzo unico della propria terra dove a farla da padrona sono il suo cuore di pistacchio ed i d!i.
La colomba al mandarino di Sicilia
Da una partnership ancora agli inizi è venuto fuori un ottimo dolce per la Pasqua ossia la Colomba al mandarino di Sicilia preparata con lievito madre. A realizzarla il noto pasticcere e gelatiere messinese Giuseppe Arena insieme a Lorenzo Ricciardo, originario di Capo d’Orlando dove gestisce Liquoriamo, un piccolissimo laboratorio a conduzione familiare nato nel febbraio dello scorso anno, in piena pandemia. Ed è quest’ultimo ad avere creato un liquore al mandarino utilizzando il vecchio sistema della macerazione sulle bucce ed un’antica ricetta di famiglia. Una partnership dunque fondata sulla voglia di esaltare tutto il buono che si produce a Pasqua in Sicilia e, in particolare, gli agrumi che questa terra produce così generosamente.
«Tutto nasce da una mia telefonata – racconta Lorenzo –. Incuriosito dalla storia e dalla professionalità di Giuseppe Arena, l’ho contattato. Ci siamo incontrati ed è nato subito un feeling. Giuseppe ha assaggiato i miei liquori e ha pensato di realizzare una colomba al mandarino, un frutto che ama particolarmente, con cui realizza anche un’eccellente granita».
Pasqua… Pasquale e Pasqualina
A Pasqua non possono mancare le uova. L’ingegno di Simone Sabaini (cuore, mente e palato di Sabadì) ha fatto segno. Ha pensato, infatti, di produrre due uova di Pasqua, uno al cioccolato fondente al 70% dal nome “Pasquale”, ed uno al cioccolato al latte, di nome Pasqualino, abbinandoli a dei vasi porta uovo in Ceramica di Caltagirone, realizzati e dipinti a mano.
Va detto che Simone è sempre riuscito ad andare oltre la classica visione della barretta. Veronese di nascita, un’esperienza nel mondo della finanza alle spalle, si era trasferito a Modica perché folgorato dalla sua bellezza e dai ritmi lenti. A Modica ha fondato Sabadì con l’obiettivo di elevare il livello qualitativo del cioccolato di Modica, convinto delle sue grandi potenzialità in termini di gusto. E a Pasqua ci sorprenderà ancora una volta.
