Ogni anno in Italia vengono buttate oltre 3 milioni 600 tonnellate di cibo, un fenomeno che spesso viene taciuto, per questo il 5 febbraio sarà la Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare. In un rilevamento del 2015 nell’Unione europea, quasi un quarto della popolazione (119,1 milioni di persone) era a rischio di povertà o di esclusione sociale e 42,5 milioni di persone non potevano permettersi un pasto di qualità un giorno su due, ma allo stesso tempo, venivano prodotti circa 88 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari. Il Covid non ha certo migliorato le cose …
I dati dello “spreco”
Questa speciale giornata nasce nel 2014 dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market in collaborazione con l’Università di Bologna – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari e il Ministero dell’Ambiente. Questa nona edizione contro lo spreco alimentare ha come tema conduttore “One health, one earth. Stop food waste”. Proprio nel 2014 un italiano su due dichiarava di gettare cibo quasi ogni giorno, ma nel 2019 solo l’1% degli intervistati ha dichiarato di cestinare il cibo quotidianamente e nel 2021 gli italiani si sono dimostrati il popolo più virtuoso del primo Cross Country Report monitorato su otto Paesi del mondo (Stati Uniti, Cina, Regno Unito, Canada, Russia, Germania, Spagna e Italia) con uno spreco settimanale medio di 529 grammi di cibo pro capite. Ma questo comunque non cambia la classifica degli sprechi da eliminare, gli alimenti sono in cima alla lista per il 74% degli italiani, seguono lo spreco idrico (52%), gli sprechi nella mobilità (25%), di energia elettrica (24%) e in generale legati ai propri soldi (16%).
“Il caso Italia”
In un’indagine, “Il caso Italia” di Waste Watcher International 2021 registra uno spreco di circa 27 kg di cibo a testa (529 grammi a settimana), quindi l’11,78% in meno (3,6 kg) rispetto all’anno precedente. Oltre 222.000 tonnellate di cibo si sono “salvate” nel nostri Paese per un valore economico di 6 miliardi e 403 milioni di euro, ma poi sfiorano i 10 miliardi di euro se si considera l’intera filiera e si sommano le perdite in campo e lo spreco nel commercio e nella distribuzione. Guardando i numeri del “peso” dello spreco in Italia, sono andate “buttate” 1.661.107 tonnellate di cibo in casa e 3.624.973 tonnellate in filiera.
Gli italiani però sono diventati sensibili al tema tanto che l’85% chiede di rendere obbligatorie per legge le donazioni di cibo ritirato dalla vendita da parte di supermercati e aziende ad associazioni che si occupano di persone bisognose. Nelle interviste 7 italiani su 10 fa la spesa una o due volte alla settimana e otto italiani su 10 dichiarano di non sprecare quasi mai il cibo e quando capita, è sempre la frutta fresca quella che finisce nei cestini (37%), seguita da verdura fresca (28,1%), cipolle aglio e tuberi (5%), da insalata (21%) e dal pane fresco (21%).
Qualche link utile www.sprecozero.it – www.alimenti-salute.it
I nostri consigli anti spreco alimentare
Anche se siamo diventati più attenti possiamo sempre migliorare, quindi alcuni piccoli accorgimenti quando andate a fare la spesa per evitare di buttare gli alimenti. Per prima cosa controllate cosa avete in frigorifero e poi fate una lista della spesa per evitare così di avere doppioni. Una volta al supermercato prestate attenzione alle scadenze scritte nelle etichette ed evitate di prendere confezioni formato famiglia se vivete da soli. Malgrado le migliori intenzioni è possibile che si arrivi ad avere degli alimenti in scadenza e non riuscire a mangiarli, parole d’ordine in questo caso sono conservare e congelare. Si può congelare non solo carne o pesce ma anche la verdura cotta e la frutta lavata e tagliata a pezzi.
Gli avanzi anti spreco alimentare
Quest’ultima una volta scongelata potrà essere usata per fare marmellate o da aggiungere allo yogurt. Sappiate anche che gli alimenti scongelati e poi cotti possono essere ricongelati. Con gli avanzi si possono fare, con un pò di fantasia magari condendoli con salsine golose, nuove pietanze. E se la frutta è un pò troppo matura trasformatela in deliziose e salutari centrifughe. Con gli scarti inoltre si può anche fare concime per le piante.
Inoltre cercate di conservare in maniera adeguata gli alimenti impostando una corretta temperatura del frigo (+4°C) e gli alimenti “più vecchi” ricordate di metterli davanti a quelli appena acquistati.
Un esempio virtuoso
Ci sono anche aziende che hanno fatto della lotta allo spreco alimentare un obiettivo fondamentale del loro business, come ad esempio Cortilia, food-tech company. Cortilia invita i propri clienti a fare la loro parte nella lotta allo spreco proponendo la soluzione delle Green Box, box anti-spreco ad un prezzo speciale disponibili sul sito e sull’app per “salvare” i prodotti più vicini alla data di scadenza e ridurre ulteriormente le eccedenze.
Inoltre grazie alla collaborazione pluriennale con Banco Alimentare della Lombardia, anche la piccola percentuale di invenduto non viene sprecata e viene donata alla onlus che attraverso le strutture caritative convenzionate distribuisce gli alimenti a chi ne ha più bisogno.
Nel 2021, Cortilia ha donato a Banco Alimentare della Lombardia 418.818 articoli alimentari, per un peso totale di 203.305 kg, l’equivalente di oltre 400.000 pasti (1 pasto = 500 gr circa di alimenti).