Dall’architrave del gusto – l’Appennino centrale – Bovinmarche lancia sul mercato la nuova linea Skin che esalta il gusto e i sapori genuini della carne di razza Marchigiana.
L’associazione di allevatori marchigiani che da 30 anni scelgono la qualità per promuovere il territorio cambia “pelle” presentando la nuova confezione trasparente sottovuoto che consente ai prodotti di conservarsi nel banco frigo fino a dieci giorni in più.
Dal ristorante Acciuga dello chef marchigiano Federico Dalmonte, nel cuore del quartiere Prati a Roma, lancia una nuova serie di prodotti confezionati con una metodologia che esalta la tenerezza della carne IGP Marchigiana, prolungandone i tempi di conservazione.
Linea SKIN, una nuova confezione per esaltare la qualità
Roma sarà la prima città ad accogliere l’IGP Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, distribuito in confezioni sottovuoto pronte per i consumatori.
“La pellicola alimentare – spiega il direttore di Bovinmarche, Paolo Laudisio – aderisce attorno al prodotto, come una seconda pelle (skin”appunto). La carne non rilascia acqua e mantiene intatte le sue caratteristiche”. La confezione è inoltre riciclabile al 100% e utilizza il 70% di plastica in meno rispetto ai metodi di confezionamento tradizionali.
I prodotti della nuova linea SKIN
Sono diversi i prodotti che si possono trovare nei supermercati con questo nuovo confezionamento SKIN. Al maxi burger marchigiana 200 grammi si affiancano la tartare di bovino marchigiana 160 grammi, il filetto di bovino marchigiana, l’entrecôte di bovino marchigiana, la tagliata e le fettine di bovino.
NO OGM, Antibiotic Free, Benessere animale
Bovinmarche è stata la prima organizzazione in Europa a implementare un sistema di tracciabilità elettronica, nel 1996, attraverso un proprio disciplinare di etichettatura.
Ma quali sono le caratteristiche della carne Marchigiana? “Innanzitutto – spiega il direttore di Bovinmarche – è una carne più magra rispetto alle altre razze, allevata nelle colline della regione da piccole aziende, ma anche più consistente alla masticazione, dal colore rosato, la grana fine e il giusto grado di infiltrazione di grasso”.
Ogni stalla ha in media 24 capi. “Gli allevatori – spiega il presidente di Bovinmarche, Domenico Romanini – conoscono bene gli animali, ne ricordano i nomi. Le nostre carni sono quindi tracciabili e garantite da certificazioni come QM – Qualità garantita dalle Marche – IGP, CrenBa (che garantisce il rispetto del benessere animale), Antibiotic Free, NO OGM per l’alimentazione dei bovini. Nelle nostre aziende gli spazi per la deambulazione (libera o al pascolo) sono più ampi rispetto ai minimi imposti dalla legge. Gli animali hanno la possibilità di muoversi liberamente e vengono alimentati per il 90% con alimenti prodotti dall’azienda stessa, e quindi a chilometro zero”.
Lo scorso anno Bovinmarche ha inoltre ottenuto la certificazione Friend of the Earth della World Sustainability Organization (WSO) per le produzioni ovine.
Allevamenti a ciclo chiuso
Bovinmarche è un’associazione nata 30 anni fa e riunisce oggi 400 soci e allevamenti di bovini a ciclo chiuso. Tutte le estati gli ovini praticano la transumanza verso le montagne dell’Appennino, mentre gli allevamenti suini, sempre di piccole dimensioni, adottano sistemi di allevamento tradizionale e talvolta semi-brado.
La linea skin si presenta con le creazioni dello chef Federico Delmonte
Nel suo ristorante Acciuga, di via Vodice – nei pressi di Piazza Mazzini – dove Bovinmarche ha scelto di presentare la nuova linea Skin, lo chef marchigiano Federico Delmonte – nato a Fano – ha proposto una serie di piatti a base di carne made in Marche.
Si comincia con una tartare di Marchigiana condita con olio, sale, limone e una spolverata di pecorino romano, tarallo sbriciolato sotto uno strato di puntarelle. Si prosegue con un panino preparato con miele e latte e hamburger grigliato, condito con purea di vignarola. A seguire, il roast beef condito con olio, sale, limone, erbe aromatiche, un biscotto al parmigiano e senape.
E, per finire, i cappelletti farciti con ragù bianco di Marchigiana e una purea di Parmigiano in purezza, macis e buccia di limone. “A partire dalla primavera – anticipa lo chef – proporremo ai nostri clienti un menu degustazione in cinque portate. Si chiamerà Acciuga in collina e costituirà una proposta in più per quegli ospiti del ristorante che, oltre al pesce, desiderino gustare anche le specialità dell’Appennino, a base di carne”.
Dove trovare i prodotti Bovinmarche e la linea “skin”
Il mercato della cooperativa di allevatori è principalmente regionale, anche se gran parte del prodotto fornito ai laboratori di sezionamento finisce nelle mense di tutta Italia, in particolare a Roma. Al di fuori della regione, Bovinmarche è infatti presente nelle scuole della capitale dal 2012. Nel 2019 l’associazione è entrata nella GDO capitolina, mentre da oggi, la nuova linea Skin si può trovare negli scaffali del gruppo Conad Pac2000 (CR e Smail) e del gruppo Gros Roma (Idromarket e CT Caffè Trombetta). Sono, invece, al momento, solo quattro le macellerie che offrono, nella capitale, le carni certificate Bovinmarche.
a cura di Samantha De Martin