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In alto i calici: le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono patrimonio dell’umanità

Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene ora Patrimonio dell’Unesco

Era nell’aria, frizzantina come il perlage che lo connota nel bicchiere e che brioso sale in alto. Tanto in alto che ora il sito “Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

Conegliano Valdobbiadene (ph. Germana Cabrelle)

Una notizia bellissima, emozionante, di queste ultime ore, comunicata dai rappresentanti del MiBAC, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, i membri della delegazione italiana presente a Baku (Azerbaijan) al 43° Comitato del Patrimonio Mondiale.

Colline Conegliano Valdobbiadene Patrimonio Unesco (ph. Germana Cabrelle)
Colline Conegliano Valdobbiadene Patrimonio Unesco (ph. Germana Cabrelle)
sede mostra annuale Prosecco (ph. Germana Cabrelle)
Sede della mostra annuale del Prosecco (ph. Germana Cabrelle)

Quei dolci rilievi collinari del trevigiano, con viti a perdita d’occhio, culla del vitigno Glera, dal quale si trae il vino bianco mosso più famoso al mondo, il Prosecco per l’appunto, ora sono anche un bene dell’umanità.

Uno straordinario risultato per l’Italia – e per il Veneto in particolare.

Tralci di Glera sulle Colline del Prosecco (ph. Germana Cabrelle)
Tralci di Glera sulle Colline del Prosecco (ph. Germana Cabrelle)

Sono stati valorizzati i caratteri distintivi e le tradizioni di un paesaggio culturale di eccezionale valore mondiale, grazie al lavoro sinergico tra le diverse istituzioni coinvolte: il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e del Turismo, la Rappresentanza Permanente presso l’UNESCO, la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, la Regione del Veneto, gli enti locali e il Consorzio di Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.

La Decisione del Comitato UNESCO, nel riconoscere l’autenticità e l’integrità del sito, l’efficacia del sistema di protezione e gestione messo in atto dalla autorità italiane, ne sottolinea il valore quale paesaggio vitivinicolo emblematico, prodotto del lavoro dell’uomo che ha saputo adattarsi e trasformare, in armonia, un contesto ambientale difficile per la particolare geomorfologia, sviluppando pratiche specifiche per l’uso del suolo.

Il territorio di Conegliano Valdobbiadene (ph. Germana Cabrelle)
Il territorio di Conegliano Valdobbiadene (ph. Germana Cabrelle)

Il sito va ad arricchire l’insieme dei beni italiani presenti nella prestigiosa Lista UNESCO, confermando ancora una volta la grande attenzione mondiale nei confronti dell’Italia.

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