L’eco del (grande) cinema, una storia scritta nei secoli, un futuro che ha i contorni della sostenibilità e della valorizzazione del territorio. Così i Casoni della Fogolana, a Conche di Codevigo in provincia di Padova, vivono la primavera: bastano meno di cinque minuti lungo una strada che costeggia canali e campi di frutteti in fiore e di asparagi che germogliano coperti dai teli tesi a proteggere il loro colore bianco, e la statale Romea è dimenticata. Si entra nelle Valli, dove l’acqua governa il paesaggio e dove il verde protegge dai suoni. Lungo lo sterrato si può scegliere se deviare per la Boschettona, unica spiaggia della provincia di Padova, piccola e decisa a conservare il suo splendore selvaggio, oppure raggiungere Valle Millecampi e riconoscere il Casone delle Sacche, dove Dino Risi nel 1971 scelse di ambientare una indimenticabile scena di “La moglie del prete”, con Sofia Loren e Marcello Mastroianni. O, ancora, si possono raggiungere proprio i Casoni della Fogolana, i quattro edifici ricostruiti sulla base dei progetti originali. Casoni semplici, con il tetto di paglia, che mostrano cosa sono state le case del passato nelle valli e si aprono oggi a nuove prospettive.

Qui si può soggiornare, e farne base per escursioni in bicicletta, a piedi o in canoa; nel principale, adibito a punto ristoro si possono degustare (su prenotazione) le tante specialità a chilometro zero. Tra tutte, in questo periodo dell’anno, gli asparagi di Conche: una vera prelibatezza che si presta a tante diverse preparazioni. La natura incontaminata fa da sfondo a passeggiate per chi ama raccogliere le erbette spontanee di stagione; da questa zona proviene anche un miele rinomato.

Fino all’l11 maggio, tutta questa bellezza si sposa con la festa; per celebrare l’Asparago di Conche sono in programma spettacoli e giornate a tema nel fine settimana. Un trenino porterà alla scoperta dei dintorni, lo stand enogastronomico accontenterà il palato delle migliaia di persone attese: questa è la 35esima edizione e lo scorso anno i visitatori sono stati quasi 40 mila.

E prima di andarsene, è consigliato un passaggio al panificio di Antonio Bacco a Santa Margherita di Codevigo: le sue Rose del Deserto sono una poesia di dolcezza e di leggerezza.
