“Abbi cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere” (Jim Rohn), semplificando è come dire che siamo quello che mangiamo. In attesa del tanto atteso vaccino anti Covid-19, ben conosciamo le tre regole auree da seguire: mettere la mascherina, lavarsi spesso le mani e mantenere la giusta distanza, ma ne aggiungiamo una quarta. La “regola” per stimolare il sistema immunitario, oggi più che mai ci tornerà utile nel periodo influenzale che è alle porte. Nello specifico tratteremo della Naturopatia.
Abbiamo incontrato la dott.ssa Patrizia Pellegrini – Naturopata Bioterapeuta Nutrizionale® e allieva del Prof. Pierluigi Rossi – che ha messo a punto un regime alimentare che esalta la natura, che promette salute gratificando il gusto e dunque consente un corretto stile di vita.
Oggi c’è bisogno di “equilibrio” e si parla tanto di Naturopatia. Di che tratta?
La naturopatìa è un insieme di pratiche di medicina complementare che ha come obiettivo la stimolazione della capacità innata di autoguarigione o di ritorno all’equilibrio del corpo umano, attraverso l’adozione di stili di vita sani e in armonia con i “ritmi naturali”. Lo scopo dell’attività della naturopatia è, principalmente, quello di fornire un contributo operativo alla promozione della salute e al riequilibrio bioenergetico degli individui.
Ci spieghi meglio la Naturopatia…
Quando si parla di medicina naturale e nello specifico di naturopatia si parla di tutti quei componenti che contribuiscono a migliorare lo stato di salute e l’alimentazione, la respirazione, l’attività fisica sono le funzioni che permettono al nostro corpo di mantenere il suo equilibrio.
Quindi conoscere il cibo che assumiamo. E nello specifico?
Si basa sulla attivazione metabolica, nessuna limitazione degli alimenti, nessuna limitazione calorica ma parte dal concetto primario della conoscenza dell’alimento, della sua associazione e delle differenti modalità di cottura partendo dal concetto che il cibo è la prima medicina che il corpo riconosce come farmaco.
Lei parla di farmaco, “il cibo come medicina”?
Il corpo umano tende alla vita e come tale qualsiasi componente nutrizionale viene riconosciuto da esso come un vero e proprio farmaco capace di “migliorare” o “peggiorare” le funzioni organiche. Pensate al bambino alla nascita, dopo il suo primo vagito si attacca al seno materno, il latte, nutrimento vitale e farmaco potente capace di stimolare già dal colostro le prime difese immunitario di questa splendida creatura.
Nel suo regime alimentare Lei parla di prevenzione…
Certamente! Noi siamo come ci si alimenta, la prevenzione di buona parte delle malattie parte dalla tavola. La scienza ha ormai dimostrato che esiste una relazione molto stretta tra lo stile di vita, in particolare l’alimentazione, e l’insorgenza di patologie. Nutrirsi in modo bilanciato è importante fin dai primi anni di vita dove l’attenzione deve essere abitudine, alimentazione corretta e pratica regolare di esercizio fisico per attivare il sistema immunitario soprattutto durante questo periodo del Covid.
In questi periodi di “clausura da pandemia” però abbiamo abusato un pò…
L’alimentazione condiziona in modo determinante la salute dell’uomo. Lo stiamo riscoprendo a nostre spese, infatti i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e riportati da EUFIC (European Food Information Council) sono inquietanti: l’obesità e gli squilibri alimentari sono in netto aumento anche tra i bambini e compromettono gravemente la salute psicofisica già in giovane età.
L’obesità è un pericolo?
Direi un pericolo mortale, nasce da un modo scorretto di nutrirsi, infatti, se osserviamo i dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, rileviamo la stima di 1,9 miliardi di persone in sovrappeso, di cui 600 milioni obesi e di questi, 6 milioni in Italia con un impatto di spesa sul Servizio Sanitario nazionale pari a 4,5 miliardi di euro.
Soprattutto in periodo di Covid…
Esatto. E’ stato rilevato da scienziati che il disturbo respiratorio del Covid colpisce particolarmente gli obesi ed è fondamentale mantenere un corretto peso forma attraverso una alimentazione sana e controllata, e visto che uno dei deterrenti più considerati è quello economico, ricordiamo che prevenzione vuol dire anche risparmiare risorse.
Focus sulla prevenzione dunque…
Infatti la parola d’ordine deve essere prevenzione e in questo periodo l’autunno ci aiuta, la natura è fatta da lunghi silenzi e attese ma anche da una infinità di alimenti e sostanze che contribuiscono al nostro benessere. Dunque guardiamoci intorno e osserviamo attentamente la natura e gli alimenti di questa stagione.
A quali prodotti ci dobbiamo interessare?
La natura ce ne fornisce tantissimi come gli spinaci, broccoli, verze, prodotti ricchi di sostanze alleate del nostro sistema immunitario, il cavolfiore ricco di sali di bromo che attivano il buonumore, stimolando la produzione della serotonina, che è considerato l’ormone del benessere.
Cos’altro?
Non dimentichiamoci dell’olio, ottobre è la sua stagione, alimento ricco di flavonoidi, elemento che non manca nelle nostre cucine considerato basilare nei nostri piatti, ma ricordiamo anche l’utilizzo di cereali, la limitazione ma non l’ eliminazione del consumo di carne, il consumo frequente di pesce azzurro, mirtilli e avocado, kiwi, ananas, cachi, noci e legumi e l’assoluta indispensabilità di fibre sia provenienti dalla verdura e dalla frutta, in particolare gli agrumi.
Quali alimenti in natura ci aiutano a mitigare lo stress?
Il cibo può dare un importante contributo nel costruire uno stato d’animo migliore perché il benessere psico-fisico dipende dal giusto equilibrio di diversi fattori, chimici, fisici, emozionali, intellettivi, ognuno dei quali interagisce dinamicamente con gli altri. Spesso quando siamo nervosi abbiamo un desiderio istintivo di cioccolato per il suo contenuto in triptofano, precursore della serotonina, neurotrasmettitore ad azione sedativa ed antidepressiva.
Insomma cibi del buon umore?
Si, l’organismo in situazione stressante sente il bisogno di sostanze, come il triptofano che aiutano a ritrovare un equilibrio del Sistema Nervoso. Alimenti che lo contengono sono: cioccolato, latte intero fresco, mandorle, arachidi, pinoli, anacardi, nocciole, uva, uvetta passita, banana, mela cotta, datteri, vino rosso, patate, riso, mais e carboidrati in generale, legumi, carne di maiale e di tacchino.
Serve il giusto equilibrio, però?
Esatto. Mandorle, nocciole, pinoli, noci, semi di zucca o arachidi, assunti in quantità equilibrata, sono utili per migliorare l’umore anche per il loro contenuto in calcio, potassio, magnesio e micronutrienti fondamentali per il tessuto nervoso.
E l’attività fisica? Camminare oppure andare in bicicletta, se il clima lo permette?
Lo accennavo prima. Oltre a queste abitudini si rende necessaria una costante attività fisica quasi giornaliera per chiudere il cerchio di un salutare stile di vita che ci allontana dalle malattie più diffuse del nostro tempo, camminare dovrebbe diventare una “sana abitudine” ma una bella pedalata per chi può farlo è altrettanto salutare!
Ringraziamo dunque Patrizia Pellegrini che ci ha fatto capire che sta tutto nei nostri comportamenti e nell’acquisire la giusta cultura della buona tavola e della prevenzione, affrontando l’inverno con i colori e i sapori della natura!