Un’opportunità per scoprire i luoghi in cui nasce l’oro nero di Modena: ville storiche in parchi con piante secolari, case rurali accuratamente restaurate e soprattutto l’incontro con le famiglie che hanno scelto di dedicare tempo, amore e passione all’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P.
Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P.
Trentaquattro scrigni da scoprire, uno diverso dall’altro, con un unico tesoro da custodire: l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. A offrire questo privilegio dedicato agli amanti del turismo slow, attento a cogliere tutte le sfumature ed eccellenze di un territorio, arriva la “Mappa del turista balsamico e altri tesori gastronomici nella provincia di Modena” ideata e realizzata dal Consorzio Produttori Antiche Acetaie.
Doppia versione, cartacea e digitale
Scaricabile dal sito internet Balsamico.it la mappa, un vademecum tascabile ricco d’informazioni utili in doppia lingua, italiano e inglese, aiuta il turista nella scelta dell’itinerario più adatto rispetto alle proprie preferenze. Gli amanti dei motori, ad esempio, potranno privilegiare una delle acetaie più vicine a Maranello dove è possibile fare visita al Museo della Ferrari. Chi invece desidera unire la scoperta dell’oro nero modenese all’arte può scegliere un’acetaia non lontana dal centro storico di Modena, dove si può ammirare la Cattedrale di Modena, la Torre Civica e la Piazza Grande, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Le proposte
Trentaquattro proposte diverse l’una dall’altra, distribuite in 15 comuni, che consentono di esplorare gran parte della provincia passando dalla profonda pianura padana, arrivando, sino alle dolci colline dell’appennino su cui sono adagiati il borgo storico di Castelvetro e il paese di Serramazzoni.
Luoghi di grande valore gastronomico e culturale
«La mappa del turista balsamico mette in rete in modo virtuoso e organizzato luoghi di grande valore gastronomico e culturale – ha sottolineato in occasione della presentazione della mappa balsamica il presidente del Consorzio Produttori Antiche Acetaie, Mario Gambigliani Zoccoli – In questo modo riusciamo a dare risposta alla crescente richiesta da parte dei turisti, sia stranieri sia italiani, di vivere esperienze nuove che riescono a trasmettere l’essenza di un territorio che tanto ha ancora da raccontare. Siamo certi che il privilegio di visitare un’acetaia accompagnati dai padroni di casa possa essere un’ulteriore occasione per far apprezzare l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. e, più in generale, le tante eccellenze che il territorio modenese è in grado di esprimere»
Opzioni green per tutti i gusti
Le variegate proposte si possono trasformare in una semplice gita di qualche ora o un intero fine settimana, sempre comunque da assaporare senza fretta, magari approfittando della possibilità di spostarsi in bicicletta, percorrendo strade bianche, ciclabili, spesso ricavate dove una volta transitava il treno, o strade secondarie poco frequentate. Accompagnato dai padroni di casa il turista potrà immergersi in atmosfere d’altri tempi entrando in ville storiche di famiglia, in casali di campagna spesso circondati da vigneti dalla cui uva si ottiene il mosto cotto, unico ingrediente utilizzato per la produzione dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P.
Tra curiosità e aneddoti
Tante anche le curiosità e gli aneddoti che si potranno scoprire. All’Acetaia San Donnino, ad esempio, si potrà ascoltare il racconto discreto della visita del fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg o ammirare l’angolo della villa liberty in cui Bernardo Bertolucci girò una celebre scena di “Novecento”, i cui protagonisti sono Dominique Sanda e Robert De Niro. Nell’attigua acetaia si potrà invece scoprire una botte che, nella parte anteriore riporta, marchiata a fuoco, la data del 1512, anno in cui quella parte fu realizzate dalle sapienti mani di bottai vissuti oltre 500 anni fa.
Assaggiare e acquistare nei luoghi in cui si affina
Denominatore comune che connota le acetaie presenti sulla mappa è la possibilità di assaggiare e acquistare nei luoghi in cui si affina per almeno dodici anni l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. imbottigliato nella inconfondibile bottiglietta disegnata da Giorgetto Giugiaro; in diversi casi è possibile essere ospitati a pranzo o a cena, in altri si può partecipare a corsi per imparare a utilizzare il balsamico in cucina. Rimanendo in ambito enogastronomico, sulla mappa sono segnalati anche quattro caseifici che producono Parmigiano Reggiano D.O.P. e tre prosciuttifici che producono il Prosciutto di Modena D.O.P., anch’essi tutti visitabili. Uno spazio poi è dedicato a “Modena a Tavola”, Consorzio di ristoratori che nei loro menù propongono sempre piatti che utilizzano i prodotti tipici D.O.P. della provincia di Modena.