Ho avuto il piacere di riscoprire Matera in un recente viaggio, e accanto alle sue bellezze storiche artistiche e la sua unicità architettonica, apprezzare un mondo di bontà in tavola.

Ad iniziare dal pane cotto in forno a legna e realizzato con semole di grano duro lucane e lievito naturale che spesso si lega ad un delizioso olio extra vergine prodotto dagli ulivi della zona. Sono tipici anche i taralli e le olive nere di Majatica che possono essere serviti come aperitivo o come contorno, ideali per accompagnare un piatto dei deliziosi formaggi locali, dal pecorino al cacio cavallo, ai formaggi provenienti dal latte di mucche podoliche.
Impossibile non assaggiare le famosissime Fave e cicoria, piatto della tradizione contadina a base di purè di fave secche e cicorielle. In tavola si trovano anche la Crapiata, una zuppa di legumi e grano condita con sale e olio, le Orecchiette con cime di rapa e i gustosi peperoni cruschi, che sono peperoni rossi che vengono fatti seccare e poi fritti. Con i peperoni viene preparato il baccalà alla lucana, mentre legati alla ricorrenza del Lunedì dell’Angelo sono i cardi al cacio e uova, e i dolci di fichi con il miele o i pirc’dduzz, una pasta a tocchetti condita con il vin cotto.
Se si vuole un bicchiere di vino per completare il pasto si trova il Vino Matera DOC, sia bianco che rosso.
La città è ricca di ristoranti che propongono le specialità locali e quelle in genere della Regione. Noi vi consigliamo: Ristorante Bell’Agio www.ristorantebellagio.it; Osteria L’Arco www.osterialarco.com; Ristorante Oi Marì www.oimari.it; Agriturismo Casal Dragone www.casaldragone.it; Ristorante Austin www.austinmatera.it.

Da non perdere
Matera è Patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1993, qui si possono visitare i quartieri dei Sassi (Barisano e Caveoso) e il Parco delle Chiese Rupestri che conserva oltre 150 luoghi di culto scavati nella roccia. Casa Cava è il centro culturale della città, il cui intervento architettonico e il progetto sono stati oggetto di premi internazionali.
Il Palombaro lungo è la più grande cisterna d’acqua della vecchia città, che raggiungeva la capacità di 5 milioni di litri d’acqua e ha una profondità di 16 metri e una larghezza di 50.
La cripta del Peccato originale è la più antica testimonianza dell’arte rupestre nel Mezzogiorno d’Italia, questa cavità naturale a strapiombo sulla gravina era un cenobio benedettino del periodo longobardo.

Nei dintorni
Ci sono tanti luoghi da esplorare anche nei dintorni materani, ricchi di cultura e paesaggi fatti di calanchi, formazioni argillose, piccoli borghi, monasteri e abbazie. Come l’Abbazia di San Michele Arcangelo a Montescaglioso, nota come città dei monasteri. Questa abbazia è risalente al VII secolo e il piano superiore è stato affrescato da Girolamo Todisco. O Craco il cui antico borgo fu abbandonato a causa di una frana, un paese fantasma suggestivo fatto di case abbandonate e ruderi normanni. E ancora Stigliano immerso nella natura lussureggiante, Tricarico ex roccaforte longobarda, Miglionico con il castello del Malconsiglio teatro della Congiura dei Baroni.
L’artigianato
La lavorazione della pietra, della ceramica e della cartapesta, sono arti antiche che oggi caratterizzano ancora l’artigianato locale. Tra gli oggetti più caratteristici i fischietti in terracotta detti cucù, i timbri del pane in legno, le sculture in cartapesta.
Info
Apt Basilicata www.aptbasilicata.it, www.basilicataturistica.com