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Il carciofo, una pianta dai molteplici benefici

Probabilmente già coltivato in Sicilia nel I secolo, il carciofo è una pianta, la Cynara, a cui greci e romani attribuivano poteri afrodisiaci. Quello che sappiamo oggi è che il carciofo è una verdura che si presta a tantissime preparazioni, e che può essere cucinato in tanti modi diversi: fritto, in pastella, al forno, oppure come sugo per primi piatti o sott’olio. E’ anche spesso abbinato e arricchito da erbe e spezie come il prezzemolo e la menta che ne esaltano il sapore.
Io amo questo ortaggio, ma che fatica! Per gustarlo al meglio è indispensabile pulirlo bene prima di cucinarlo. Regola fondamentale: eliminare le foglie esterne troppo dure e la barba interna, inoltre lasciate i carciofi in ammollo con acqua e limone per non farli ossidare.
Se la pulizia dei carciofi vi pesa tenete a mente che ne vale la pena, infatti fa benissimo perché contiene la cinarina che influisce sul metabolismo del colesterolo e della diuresi, protegge e disintossica il fegato. Inoltre per l’alto contenuto di ferro lo si consiglia agli anemici. Se non vi ho ancora convinto sappiate che è ricco di minerali come il sodio, il potassio, il calcio e il fosforo. E’ anche usato in farmacologia in presenza di dermatiti legate ad intossicazioni, artriti e reumatismi. E per concludere, visto il basso apporto calorico è consigliato nelle diete dimagranti.


Lo sapevate che

Al carciofo è stata dedicato un poema e mica dal primo che passa, addirittura da Pablo Neruda: Ode al carciofo. Nel 1946 la bellissima Marilyn Monroe vinse in California un concorso di bellezza che incoronava Miss carciofo. Di carciofi possiamo trovarne sia varietà primaverili che autunnali, con le spine, come quello sardo e quello di Albenga, oppure senza come quello romano (detto anche mammola), ce ne sono di verdi o di violetti come quello toscano o quello di Perinaldo e Provenza.


La ricetta dei carciofi in padella

E’ un piatto molto preparato nella cucine italiane e noi ne ricordiamo i passaggi base. Come già detto la prima cosa da fare è preparare i carciofi togliendo le foglie più dure, le punte, il gambo e la barba, dopodiché lasciateli a bagno in una terrina con del succo di limone. Scaldate in una padella un dell’olio d’oliva con uno spicchio d’aglio. Mettete i carciofi in padella con il gambo rivolto verso l’alto, salate, aggiungete dell’acqua e coprite con un coperchio. Dieci minuti di cottura a fuoco moderato poi girate i carciofi e cuoceteli altri 20 minuti. Intanto preparate del prezzemolo tritato che vi servirà a fine cottura per aromatizzare i carciofi. Potete anche aggiungere sapore bagnando i carciofi con del brodo di verdure.

Liquore al carciofo

Sappiamo che esiste un amaro dal cuore di carciofo, ma se siete volenterosi lo potete fare anche in casa. Dopo aver pulito i carciofi tagliateli a dadini e asportate la scorza di un limone. Mettete in un barattolo, a chiusura ermetica, le foglie e i dadini dei carciofi, dei chiodi di garofano, la scorza di limone e dell’alcool. Tappate, agitate e lasciate macerare il tutto per 15 – 20 giorni. Il barattolo deve essere agitato due volte al giorno. Trascorso il tempo di macerazione, versate dell’acqua in una pentola, a cui si deve aggiungere dello zucchero, e mettete sul fuoco facendolo andare a fiamma moderata. Fate bollire per 10 minuti. Nel frattempo filtrate il macerato di carciofi e fatelo colare, poi unitelo con lo sciroppo e mescolate bene con un cucchiaio di legno per amalgamare il tutto. Filtratelo ancora una volta e imbottigliatelo. Conservate il liquore al carciofo in un luogo fresco e buio.

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