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Lisbona: al Barrio tra fado, sopa e bacalhau

Lisbona è facile da girare, basta un abbonamento ai mezzi pubblici e in 3-4 giorni la visiti tutta, compreso un giro nel famoso Elevador Santa Justa che si trova nel centro storico, e offre una veduta sulla parte antica della città. Questo ascensore ha più di cento anni ed è stato progettato da Ponsard, un discepolo del grande architetto delle costruzioni in ferro, Gustave Eiffel. Con il biglietto “giallo” si può viaggiare anche in tram, per prendere quello storico, numero 28, bisogna portare pazienza e mettersi in coda …

Da vedere

Lisbona possiede due monumenti che sono stati classificati Patrimonio Mondiale, il Mosteiro dos Jerónimos e la Torre de Belém , due esempi del gotico manuelino. Le volte sono scolpite in pietra sono un’ammirevole opera d’ingegneria, e la ricchezza della decorazione è ispirata alla vita marina e ai viaggi dei navigatori, ma se il personale è in sciopero e si può visitare solo il chiostro potreste rimanere delusi …

Tra le cose da fare in città segnate di salire al Castello di São Jorge e passeggiare per Alfama, che è il punto più alto di Lisbona, in mezzo ai quartieri più caratteristici. Nel parco ci sono tantissimi pavoni ormai amichevoli con i visitatori.

Il Museu Nacional do Azulejo e il Museu dos Coches sono due musei che non hanno eguali al mondo (per Pasqua e festività rimangono chiusi): il primo, narra la storia dell’azulejo in Portogallo, dai primi rivestimenti di pareti nel XVI secolo sino ai nostri giorni; il secondo, contiene una collezione di carrozze, che conta esemplari del XVIII secolo, con ricca decorazione di dipinti e talha dourada (legno scolpito ricoperto da una lamina d’oro).

Passeggiando qua e là nella zona di Baixa (la zona “bassa”) si incontra la Praça do Comércio, con la statua marmorea di Re Giuseppe I, fautore della restaurazione della città dopo il terremoto che la devastò nel 1755; l’arco di Rua Augusta con le sculture di personaggi insigni portoghesi e tutta la via piena di negozi, pasticcerie ed edifici settecenteschi. Si può proseguendo camminare fino alla zona di Rossio e le Praça dos restauradores e Praça Dom Pedro IV. Praça de Figueira è la piazza di mercati circondata di bar e ristoranti, da qui si può prendere il tram o continuare per la Cattedrale di Lisbona fino a Campo Ourique.

Di fronte alla stazione di Cais do Sodré c’è il terminal dei traghetti che conducono fino all’altra sponda del fiume Tejo e al Cristo Rei, un’imponente statua di Cristo a braccia aperte, simbolo della città e importante meta di pellegrinaggio.

Se avete bambini potete visitare l’Oceanário, nel Parque das Nações (ma se avete visto quello di Genova questo sarà alquanto deludente) che è un caso di successo di recupero di un’area industriale dismessa.

Per i credenti si può passare per una visita alla chiesa eretta dove nacque Sant’Antonio da Padova o le chiese de la Basilica da Estrela o Iglesia de Graca; per chi ama la letteratura c’è la casa di Fernando Pessoa, il più famoso poeta portoghese, la cui visita però regala poco; il Palazzo nazionale di Ajuda dove sono esposti i tesori reali.

Merita anche una visita Sintra e il Palacio National de La Pena voluto da re Ferdinando II, Cascais e le sue spiagge e Cabo de la Roca il punto più occidentale del Portogallo e di tutta l’Europa continentale.

Da mangiare

Non potete non assaggiare una pastel de Belém o pastel de nata, emblema della gastronomia portoghese, con crosta di pasta sfoglia ed un ripieno cremoso e leggermente caramellato. Tradizionale anche il bacalhau à brás, un piatto a base di baccalà sminuzzato, cipolla, patate e uova o il polvo à lagareiro, polpo arrosto condito con olio d’oliva e aglio, accompagnato da patate al forno. Le sardinhas assadas, le sardine grigliate sono spesso servite con pane e insalata, le trovate già pronte anche in scatola da portare a casa come souvenir. Ci sono tanti tipi di zuppe ma la sopa caldo verde è quella tradizionale con cavolo, patate e chorizo.

Vi consigliamo di cenare nel Bairro Alto, dove potrete trovare tanti caratteristici locali, molti dei quali vi propongono anche spettacoli di fado, la tradizionale musica portoghese ricca di note nostalgiche e saudade.

A Sintra assaggiate i travesseiros de Sintra, dei “cuscini” di pasta sfoglia ripieni di una crema a base di mandorle, zucchero e cannella, sono serviti caldi e sono una vera coccola per il palato. Le queijadas de Sintra sono dei piccoli dolcetti con un guscio croccante e un ripieno di formaggio fresco, zucchero, uova e cannella.

La regione di Setúbal, vanta un vino che ha conquistato palati reali e appassionati di tutto il mondo: il Moscatel, perfetto per dolci e aperitivi. Esiste anche la variante rossa aromatizzata con spezie e frutta secca.

A fine pasto si è soliti consumare la ginja o ginjinha, un liquore nato dalla lenta infusione di ciliegie e alcool, spesso servito in tazze edibili in cioccolato.

Info utili

Dall’aeroporto con la metropolitana si raggiunge qualsiasi zona della città. Si è in centro in 20 minuti: è in funzione dalle 6,30 del mattino fino all’1,00 di notte, attenzione però i cancelli di alcune fermate non aprono con questi orari. Per muoversi è in vendita la Lisboa Card e con questa si ha accesso a prezzi scontati o gratuitamente ad alcune a attrazioni, ma non sempre conviene.

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