Si chiamano “Alessandro Magno” e sono le ostriche più longeve che vi capiterà di ritrovare nel piatto. Se una comune ostrica arriva alla sua maturità in 3 oppure al massimo 4 anni, le Alessandro Magno vengono lasciate crescere per 8 anni con un risultato sorprendente.
Sono le ostriche più grandi e longeve in circolazione e la loro polpa è così grande da riempire completamente il guscio, tanto da dover essere tagliata in più parti per essere gustata. La salinità è ben bilanciata, ottima al naturale, non richiede aggiunta di condimento e la carnosità e croccantezza sono uniche.
Una prelibatezza imperdibile per gli amanti di questi “preziosi” molluschi che può essere gustata nel ristorante milanese A’Riccione e che vogliamo segnalare.
Ormai un’istituzione quando si parla di crudo nella città meneghina e dove si può ordinare un plateau con ostriche provenienti da tutto il mondo, selezionate dalla bravissima ed esperta Antonella Enache, che ogni giorno sceglie solo le migliori ostriche da servire.
Accompagnate il tutto con delle bollicine, o se volete bere fuori dagli schemi chiedete a Marcello Ceci uno dei suoi cocktail all’ultima moda da abbinare ad un crudo di pesce, una degustazione di ostriche o uno dei tanti piatti a base di frutti di mare.
La foto ricordo che non può mancare è al banco del pesce, dove in bella mostra troverete aragoste, astici, conchiglie e gamberi di ogni tipo oltre che centinaia di ostriche freschissime pronte per essere servite, un paradiso per gli amanti del genere.
Bonne appétit!
a cura di Shamira Gatta