La lumachella orvietana era la merenda dei contadini durante il lavoro dei campi e, ancora oggi, dopo secoli, rappresenta un momento di pausa dal sapore antico dalle attività quotidiane, da gustare ad ogni ora del giorno.
L’impasto è realizzato con acqua tiepida, farina di grano tenero e poco lievito di birra a cui si aggiungono strutto o olio evo, pancetta o guanciale e pecorino grattugiato, sale e pepe nero.

Si lascia lievitare per circa 40 minuti e poi, con le mani, si formano dei lombrichelli avvolti su loro stessi per formare la classica forma a chiocciola.
Dopo una seconda breve lievitazione, cuocere le lumachelle in forno, a 200 gradi, fino ad ottenere una leggera doratura. Ottime da sole o come accompagnamento di antipasti e altre pietanze.