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Lazio, a Bolsena in bicicletta

 

«È andando in bicicletta che impari meglio i contorni di un paese, per- ché devi sudare sulle colline e an- dare giù a ruota libera nelle discese». Sulla scia delle parole di Ernest Hemingway, si possono imparare i contorni degli splendidi borghi che affacciano sul Lago di Bolsena, a po- chi chilometri a Nord di Viterbo, il più grande dei laghi europei di origine vulcanica (compreso entro i crinali del cratere vulcanico dei monti Vulsini) con una superficie di 114 kmq. Bolsena, Marta, Capodimonte, Montefiascone (celebre per il vi- no Est Est Est), Valentano, le isole di Martana e Bisentina, con le proprie tradizioni e storie sono alcuni dei gioielli che si affacciano sulle sue acque. Basta avere un minimo di allenamento nelle gambe per fare tutto il periplo (è lungo poco più di 80 km) e godere di silenziose strade rurali, dei resti di un ricco passato, di reperti archeologici e delle rive “abitate” dai pescatori, abili soprattutto per la pesca di anguille, di cui abbonda la zona. Persino Dante ne fa una citazione nel canto XXIV del Purgatorio, riferendosi a papa Martino IV, così goloso da far morire le anguille nel buon vino della Vernaccia, affinché fossero più saporite. Tutto intorno una straordinaria natura: ai vasti canneti e lembi di bosco di querce e castagni si alternano colline ammantate di vigneti e oliveti. Vale la visita Marta, un pittoresco villaggio di pescatori dai vicoli angusti sui quali si affacciano le abitazioni modeste aperte da singolari portali a bugnato. Piazzette che sembrano quasi finte, tanto sono solitarie. E si può calcare pure il Sentiero dei Briganti (su strade sterrate e pendenze mai probitive) che porta al Monte Rufeno, scoprendo gli anfratti più reconditi che i briganti (hanno fureggiato lungo l’intero arco del XIX secolo) conoscevano bene. Tra questi soprattutto Domenico Tiburzi, le cui gesta si fondono con la leggenda: rubava ai ricchi per dare ai poveri. Se poi si vuole andare ancora più indietro nel tempo, sul lago di Bolsena esiste addirittura l’associazione Archeologia subacquea, che vanta un centro ricerche pronto a immergersi per studiare relitti e resti di un insediamento villanoviano, del decimo secolo avanti Cristo. In luglio scatta una campagna di immersioni a cui si può partecipare.

 

 

Per saperne di più:

www.lagodibolsena.it

www.ssb.vt.it

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