Sedici chilometri di storia si trasformano in galleria d’arte a cielo aperto. L’antica Via delle Genti, storico collegamento tra l’alto Lago Maggiore e la Svizzera, si reinventa attraverso un ambizioso progetto culturale che vede protagonisti quattro comuni del Verbano
Un contemporaneo Grand Tour
Ispirandosi ai grandi viaggiatori del passato, la Via delle Genti, antica strada che collegava il Verbano alla Svizzera, si ripropone oggi come un moderno Grand Tour. Un percorso di 16 chilometri che unisce quattro borghi in un progetto volto a valorizzare il patrimonio artistico e culturale del territorio e a offrire ai visitatori un’esperienza di viaggio unica e coinvolgente. Street art, video mapping e installazioni site-specific ridisegnano il percorso millenario, in un dialogo serrato tra memoria storica e contemporaneità. Da Ghiffa a Trarego Viggiona, passando per Oggebbio e Cannero Riviera, quattro interventi artistici permanenti ridefiniscono il paesaggio culturale del territorio. Non semplici opere decorative, ma veri e propri landmark che intrecciano la storia locale con le più innovative forme d’arte contemporanea.
Il progetto rappresenta una delle più innovative operazioni di valorizzazione territoriale del Nord Italia. “Vogliamo trasformare un sentiero storico in un’esperienza culturale contemporanea”, spiega Giulia Caffaro, direttrice artistica dell’iniziativa e Presidente di Dimora Design Farm ETS.
Gli interventi visti da vicino
A Ghiffa, nell’area del Sacro Monte patrimonio UNESCO, il collettivo torinese Artieri ha realizzato micro-architetture in legno che ridefiniscono gli spazi pubblici. Un’operazione che va oltre l’aspetto estetico: il cantiere diventerà laboratorio aperto alla comunità, trasformando i cittadini da spettatori a protagonisti del processo creativo.
La street art di respiro internazionale arriva invece a Oggebbio con Fabio Petani, artista che ha già firmato interventi di rigenerazione urbana in Europa e Stati Uniti. Il suo murales trasforma un anonimo muraglione stradale in una tela verticale dove la flora locale dialoga con geometrie contemporanee, creando quello che l’artista definisce “un abbraccio naturale al territorio”.
A Cannero Riviera, celebre per i suoi agrumi e il microclima mediterraneo, il visual artist Edoardo Argentieri porta il mapping contemporaneo. La sua installazione luminosa mettere in rete il Museo Etnografico, le attività produttive locali e i celebri Castelli di Cannero, creando un percorso narrativo inedito attraverso proiezioni site-specific.
L’intervento più capillare tocca Trarego Viggiona, dove il video-artista Walter Paradiso trasforma tre centri abitati in un museo diffuso. Attraverso QR code posizionati nelle pensiline degli autobus, i visitatori accederanno a video-racconti che svelano storie, tradizioni e curiosità del territorio. Una soluzione che fonde tecnologia e storytelling, rendendo ogni fermata un punto di accesso alla memoria locale.
Il progetto della Via delle Genti si propone così come modello di valorizzazione territoriale replicabile, dove l’arte contemporanea diventa strumento di lettura e reinterpretazione del patrimonio storico. Un esperimento che potrebbe fare scuola nella gestione dei beni culturali diffusi, dimostrando come la collaborazione tra comuni possa generare progetti di respiro internazionale partendo da risorse locali.