Ha da poco aperto a Milano, nella nuova sede di Corso Italia 6, il locale dello chef srilankese Wicky Pryan. Per vivere l’esperienza unica di una cena preparata su misura per voi
Pare ci vogliono 10 anni per imparare a tagliare alla perfezione. Ne “bastano” 5 per poter dire di avere acquisito almeno le basi. E quando in una cucina le uniche “macchine” usate per tagliare e affettare sono le mani, questa è un’arte che assume davvero un’importanza fondamentale. Lo sanno bene gli 8 membri della brigata di cucina di Wicky Pryan, team solido e affiatato che potrete vedere al lavoro affacciandovi alla cucina a vista del Wicky’s, che ha aperto lo scorso 22 febbraio nella nuova sede di Corso Italia 6, poco distante da Piazza Duomo, a Milano. Tre le sale dall’arredo essenzialmente chic e dall’atmosfera intima grazie alle luci avvolgenti, ai colori caldi e ai modi garbati del personale di sala. Si passa da un ambiente classico con tavolini e bar, a un privè, alla sala affacciata sulla cucina. Ed è proprio qui che viene il bello. È questo infatti il vero regno di Wicky. Pochissimi i posti a sedere affacciati su un bancone, dietro al quale c’è lui, lo chef. Che vi disegna davanti agli occhi la cena. In un dialogo continuo tra le materie prime di altissima qualità, i prodotti freschi disponibili quel giorno, l’atmosfera che si andrà creando nel corso della serata e ovviamente le vostre preferenze o esigenze alimentari. In questa sala non esiste menu. E la cena non è una semplice cena, è un’esperienza. È ricerca e scoperta, confronto e rispetto. È Wicuisine. Ovvero incontro tra la tradizionale cucina giapponese e i migliori ingredienti mediterranei (circa il 90% delle materie prime sono italiane). Ma non solo. Dietro a ogni piatto elaborato al momento o già presente in menu, c’è tutta la vita e l’esperienza di questo chef nato 42 anni fa nel villaggio di Ganpaha in Sri Lanka, da una famiglia di medici ayurveda, e trasferitosi in Giappone, inizialmente, diventando poi cittadino del mondo. Ma ci sono anche le arti studiate da Wicky negli anni: quelle marziali, prima di tutto, e quelle della disciplina; l’arte di usare i coltelli e quella di lavorare con le salse, appresa da Ducasse. Ma anche l’arte di capire un piatto senza assaggiarlo, annusandone il profumo, soppesandone la consistenza. E noi invece, che non vediamo l’ora di assaggiare, potremmo ad esempio scegliere tra una Tartare di gamberi, gobbetti sardi, capperi di Pantelleria e salsa yuzu kosho, una Piovra alla Kaneki Kyoto, omaggio a uno dei suoi maestri, cotta per tre ore in salsa di soia, sakè, vino bianco e sakè dolce (mirin) e finita al vapore per un’ora, servita con baccelli di soia verde. O ancora il Sushi Kan, dedicato al maestro Kan: 8 pezzi (tonno, salmone, angus, gambero siciliano, capesante, cernia gialla, baccalà, mazzancolla pugliese) serviti con salse e condimenti come pesto di capperi, cipollotti e caviale di salmone. Tra i classici della Wicuisine anche i Roll di granchio, di salmone, di astice, di kobe, di branzino abbinati sempre a salse speziate e nipponiche. Il pesce arriva quotidianamente soprattutto da Liguria, dalla Sicilia e dalla Calabria, direttamente dai fornitori che lo prelevano dai pescherecci.
di Gilda Ciaruffoli
Wicky’s Wicuisine Seafood
Corso Italia, 6
Milano
Menu Scoperta Speciale pranzo: 35-40 euro
Menu Degustazione Wicky Special cena: 85 euro
Per prenotazioni: 02.97376505
Per Informazioni: 338.8790530
www.wicuisine.it