Il mondo della gelateria italiana ha trovato il suo nuovo campione: Gianluca Montervino della Gelateria Cecere di Roma ha trionfato nella IV edizione della Coppa Italia di Gelateria, evento organizzato dall’Associazione Italiana Gelatieri e patrocinato dal Ministero dell’Agricoltura e dall’Assemblea Capitolina.

Montervino, un “romano de Roma” con il gelato nel Dna grazie allo storico cognome Cecere, si è imposto sugli altri 24 finalisti che si sono sfidati nei giorni scorsi a Roma, grazie a una combinazione vincente di tecnica affinata, ricerca meticolosa e una visione personale che punta sempre all’eccellenza e alla riduzione degli zuccheri.
Il percorso verso la vittoria ha richiesto al gelatiere la padronanza di tre diverse categorie. Nella prova dedicata al Panettone Gelato, Montervino ha presentato un panettone artigianale al lievito madre, bagnato al Cointreau e farcito con gelato al cioccolato 70% del Venezuela, sorbetto all’arancia fresca e semifreddo di ricotta di pecora con scorzette d’arancia candita, il tutto ricoperto da glassa al cioccolato e granella di anacardi.
Nella categoria Sorbetto al Cioccolato, ha esaltato la purezza della materia prima con una massa di cacao Apurimac 100% del Perù. Il momento più audace è stato il Gelato Gastronomico in abbinamento al manzo stracotto dello chef Marco Morello, dove ha proposto un sorbetto al broccolo romanesco infuso con salvia e timo, arricchito con olio Evo e salvia croccante.
Nella prova finale con lo chef Fundim Gjepali, Montervino ha realizzato un sorbetto all’olio Evo profumato di sedano, con sale affumicato e cipolla caramellata, abbinandolo a un roast-beef di vitello con salsa tonnata e giardiniera agrodolce.
Montervino ha vinto in passato il concorso Gelato d’Autore e il Palatino d’Oro con il suo celebre zabaione. «È una ricetta che faceva la mia bisnonna, ce la tramandiamo di generazione in generazione e segue un processo di lavorazione antica e lenta».
Questo zabaione racchiude l’essenza della sua filosofia: un gelato rigorosamente artigianale, senza glutine, che guarda alla stagionalità delle materie prime e sposa il processo lento della tradizione con la moderna attenzione al gusto e alla sostenibilità