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La colomba è tornata a volare

Dalla colomba Loison “Tanti dolcissimi auguri, perché ne abbiamo proprio bisogno!”.

Questa frase, scritta a mano da Dario Loison era in calce ad un comunicato illustrato di presentazione dei prodotti dolciari per la Pasqua 2020, che realisticamente annunciava: “Purtroppo il Coronavirus ci ha messo in seria difficoltà e la campagna delle colombe è stata “segnata” da questo effetto, ancor di più per un’azienda piccola come noi che lavora prevalentemente con negozi specializzati e gourmet”.

La ricetta con materie prime di assoluta qualità

Loison è una famiglia vicentina di pasticceri dal 1938. Si contraddistingue per prodotti di alta gamma, creati seguendo la filosofia di estrema selezione e altissima qualità delle materie prime: fior di farina prodotta in Italia, burro fresco di categoria superiore, uova da allevamenti padani a terra, vaniglia naturale Mananara del Madagascar e lievito madre.

Il tutto racchiuso in uno stile inconfondibile anche per packaging.

la colomba subisce il fermo della produzione

Un passaggio televisivo in una emittente nazionale nel fine settimana della domenica delle Palme, dove il titolare Dario Loison ha raccontato il fermo della produzione e la conseguente intenzione di estendere le azioni di beneficienza,  visto l’alto numero di colombe invendute, ha innescato un meccanismo virtuoso di richieste online, tale da comportare un inaspettato carico di lavoro nella sede di Costabissara (Vicenza) per molte ore al giorno.

Una colomba per la beneficenza

“Pur nelle difficoltà oggettive dove stiamo perdendo fatturati importanti – afferma Dario Loison – siamo arrivati ad evadere oltre un migliaio di spedizioni in 5 giorni e ciò è un chiaro segno che l’azienda, ancorché piccola, se digitalizzata, smart e interattiva, è in grado di adeguarsi velocemente anche ad un cambiamento repentino come questo. Certo, il passaggio in Rai ha aiutato tantissimo – ammette in titolare dell’azienda di arte bianca – Stiamo proseguendo con la beneficienza, che peraltro facevamo da sempre, ma ora riceviamo ordini anche dalla Sardegna e dalla Calabria e se prima le colombe destinate all’ambito charity erano 20.000, ora fra elargizioni dirette e indirette sono 10.000″

La colomba vola con il delivery

E continua “Il resto sono tutte colombe che abbiamo venduto recuperando così economie ma  soprattutto fiducia. I forni di produzione non sono attivi – precisa Dario Loison: è aperto solo il reparto confezionamento, dove il personale, a ranghi ridotti, si dedica alle spedizioni.

Ecco: diciamo che l’area lavoro è stata spostata dalla parte interna della produzione a quella esterna delle consegne. Per fare un paragone è come il titolare di un ristorante che, visto il periodo penalizzante decide, anziché di mandare il cameriere ai tavoli, di attivare la formula delivery e raggiungere i clienti fin dentro le loro case.

Per quanto riguarda la mia azienda – conclude Loison – ho trasformato i pasticceri in piccoli Amazon impegnati ora a  fare packaging e invii. Poi, grazie ad un accordo sottoscritto con il corriere GLS sto distribuendo giornalmente in tutta Italia”.

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