Il mondo della birra artigianale italiana celebra un risultato storico: la 14esima edizione del concorso Brussels Beer Challenge, che si è svolta a Ghent in Belgio, si è chiusa con il successo dei due giovani imprenditori lombardi di Pagus Birrificio Agricolo, Gabriele Fontana e Stefano Visinoni, che hanno sbaragliato la concorrenza internazionale conquistando quattro medaglie, due delle quali d’oro, e si sono qualificati come il primo tra i birrifici italiani partecipanti.
Le quattro medaglie sono testimonianza della qualità raggiunta: sono arrivati due ori con la Mais Nero (nella categoria Brown Ale) e la Belgian Ale (Spéciale Belge), un argento con la Red IPA (Red Ale) e un bronzo con la Frèra (Bitter). I prodotti Pagus hanno dimostrato di poter conquistare i palati dei massimi intenditori internazionali,
superando persino le birre dei “padroni di casa” belgi.
Il Birrificio Pagus, la cui nascita ufficiale risale al 2017, è la realizzazione di un sogno imprenditoriale e familiare. Gabriele Fontana e Stefano Visinoni, entrambi di 34 anni, dopo aver concluso gli studi in ragioneria, hanno deciso di investire sulla formazione, conseguendo la qualifica di birraio artigiano all’Accademia Dieffe di Noventa Padovana.
La loro sede è a Rogno (BG), all’imbocco della Valle Camonica. Pagus, dal latino a indicare un villaggio o borgo rurale, riassume perfettamente la filosofia aziendale. È un’impresa di famiglia, dove oggi lavorano fianco a fianco anche i rispettivi genitori – Fausto ed Elisabetta Fontana, e Maurizio e Marilena Visinoni – uniti nell’obiettivo di produrre una birra strettamente legata al territorio
del Sebino e della Valle Camonica.
Ciò che distingue Pagus è l’impegno totale verso il concetto di birrificio agricolo a filiera chiusa, un modello che è valso loro anche il Premio Filiera 2025 di Slow Food e l’Oscar Green di Coldiretti nel 2023.
La birra Pagus è prodotta al 100% a Km 0, utilizzando materie prime pregiate e coltivate direttamente dai due imprenditori e dalle loro famiglie su 10 ettari di terreno. Tra queste spiccano l’orzo, il frumento, il luppolo (con oltre 600 piante di diverse tipologie) e il raro mais nero spinoso, tutti coltivati con criteri biologici, senza additivi chimici, pesticidi e conservanti, per ottenere un prodotto genuino. La terra fertile del Sebino e il clima mite della Valle Camonica completano l’opera.
La sostenibilità è un pilastro fondamentale dell’azienda. L’energia necessaria per gli impianti di produzione, inclusa la moderna attrezzatura a tre tini riscaldata a vapore, proviene interamente da fonti rinnovabili. Gli scarti di lavorazione (lieviti e trebbie) vengono impiegati per l’alimentazione animale o sono trasformati in prodotti da forno e formaggi da caseifici e panifici locali. Inoltre, l’impianto produttivo è progettato per il recupero dell’acqua, e l’azienda utilizza esclusivamente packagingplastic free.
Le birre che hanno trionfato a Bruxelles mostrano la versatilità e l’identità unica del birrificio: Mais Nero (Oro) è una Brown Ale stagionale che incorpora l’autoctono mais nero spinoso, un ingrediente che, grazie alla sua farina semintegrale, viene anche venduto nello spaccio aziendale. Belgian Ale (Oro) è una Spéciale Belge che unisce malto d’orzo e malto di frumento in una ricetta complessa, tipica dello stile belga ma realizzata con materie prime locali. Red IPA (Argento) rappresenta la categoria Red Ale, equilibrio tra la dolcezza del malto e il profilo aromatico e amaro dei luppoli. Fréra (Bronzo) è una Bitter stagionale disponibile in primavera, caratterizzata da un gusto pieno e maltato, tipico dello stile.
A queste si aggiungono la birra natalizia Santo Stefano (già terza classificata nel 2023 tra le Birre di Natale), la novità Deria, realizzata con le castagne Biline della Valle Camonica in collaborazione con il Consorzio locale, e prodotti unici come il distillato di birra Pagus 38 e l’amaro Luppoloso, a base di luppolo aziendale.
