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Italia che merita agosto: le facce

Che ospitino inestimabili tesori artistici, vestigia di antiche civiltà, testimonianze del genio scientifico e tecnologico o percorsi che raggiungono le radici della nostra civiltà attraverso la storia dell’enologia, le strutture museali hanno bisogno di direttori capaci, appassionati e aperti al rinnovamento. Noi ve ne presentiamo quattro  Antonio Paoluccidirettore Musei Vaticani In carica dal 2007, quando fu chiamato direttamente da Papa Benedetto XVI. La sua carriera però è iniziata al Ministero della Pubblica Istruzione, e in seguito ha coperto il ruolo di Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici. Ordinario all’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze è stato anche, incaricato da Rutelli, uno dei quattro esperti che hanno affiancato Salvatore Settis nel coordinare i lavori del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici. Nel suo percorso professionale anche la carica di Ministro per i beni culturali e ambientali. «Sono uno storico dell’arte, da cinquant’anni in questo mondo. Per me è passione, non è fatica. Questo lavoro è l’unica cosa che so fare – dice di sé – dopo aver percorso tutti i gradi, la chiamata del Papa è stato il regalo più bello, come un premio alla carriera».      Christian Grecodirettore Museo Egizio di TorinoQuarantuno anni, vicentino, è un noto egittologo, docente all’Università di Leiden, il migliore centro di egittologia dei Paesi Bassi, dove è anche curatore di una delle collezioni più importanti d’Europa, quella del locale Museo delle Antichità. Dagli inizi del 2014 è alla guida della struttura torinese, il cui prestigio a livello internazionale ha contribuito a consolidare ulteriormente. Il museo, secondo al mondo solamente a quello del Cairo, è costituito da un insieme di collezioni di diverse epoche e da ritrovamenti dalla Missione Archeologica Italiana databili tra il 1900 e il 1935.     Fiorenzo Gallidirettore Museo Leonardo Da Vinci di MilanoMilanese, classe 1955, è a capo del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia della sua città dal 2001. Professore di Museologia e Conservazione dei beni Museali presso l’Università degli Studi di Milano, ha il grande merito, nei suoi 15 anni di attività, di aver dato nuova vita alla struttura, rendendola un punto di riferimento nel vivace tessuto di attività culturali meneghine. Il museo oggi è infatti in grado di coinvolgere pubblici di tutte le età attraverso iniziative che spaziano dagli spettacoli di musica e danza ai workshop per gli operatori del settore, dalle attività per bambini al teatro, dalle notti bianche a festival tematici.        Riccardo Ricci CurbastroCreatore del Museo del VinoInnamorato della Franciacorta, vi si è trasferito ad appena 19 anni, decidendo di lasciare Roma per un ritorno alle radici familiari. Durante gli studi in enologia, con il padre Gualberto ha fatto crescere la Ricci Curbastro fino a renderla una delle migliori realtà agricole e vitivinicole della zona. Ha al suo attivo molte iniziative culturali: tra queste la creazione del Museo Agricolo e del Vino Ricci Curbastro, inaugurato nel 1986 a Capriolo, e l’idea di un vigneto didattico per i bambini (www.scopriilvigneto.it). Presidente di Federdoc e di Efow, è stato ripetutamente incluso tra i dieci uomini più influenti del vino italiano.

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