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Isole Eolie, ideali per chi ha voglia di tanto mare

I vulcani: il battito della Terra. Un battito da ascoltare, vivere, circondati dal mare. Come quello che regala ai suoi visitatori il territorio delle Eolie, un arcipelago dichiarato Patrimonio dell’Umanità. Sette isolette, le Sette Sorelle come molti le definiscono, emergono dal mar Tirreno quasi sospinte da una forza ancestrale. Una costellazione di scogli e faraglioni che si ergono su acque limpide.

Vi è Lipari, la più grande, con la sua costa in pomice, Panarea dalle acque color smeraldo, Stromboli con il suo fondo di pietra lavica ed i tuffi si tingono di blu: un’oasi nera, la sabbia delle spiagge è nerissima. Si può raggiungere in barca Sciara del Fuoco da dove poter ammirare le spettacolari esplosioni del vulcano: si resta senza parole! Ci si può poi dirigere a Ginostra, piccolissimo borgo di poche anime, dalle case color pastello. Tutto qui è lento, mette pace nei propri animi.

Stromboli – Foto ©G.Taranto

E poi c’è Vulcano. Scalare il suo cratere offre incantevoli viste, faticoso sì ma le meraviglie naturali rendono piacevole il tour: sembra di essere su un altro pianeta o in un’altra realtà, che ci riporta al mito di Efesto, il Dio del Fuoco che, si narra, lavorava qui alle sue fucine. Dal sottosuolo vien fuori del fango che viene utilizzato nelle terme per i suoi notevoli benefici sulla pelle, le malattie ossee ed i disturbi respiratori.

Lipari

E poi ancora le altre Sorelle. Vi è la terra di Troisi e del suo Postino innamorato ossia Salina nota per la buonissima granita locale, ed infine Alicudi Filicudi con i loro crateri di vulcani spenti ed i favolosi ambienti selvaggi.  Tante isole dove la mente può trovare riparo dalla frenesia di tutti i giorni lasciandosi abbracciare da un senso di libertà, dondolati dal ritmo delle onde.

Filicudi – Foto ©Claudio Pia

Passeggiando lungo i vicoli degli antichi borghi ci si potrà soffermare nei tanti locali del posto per concedersi il piacere della buona tavola eoliana con i suoi capperi DOP, degustando un buon calice di vino, magari una Malvasia delle Lipari DOC, vino leggendario e fortemente identitario, espressione di una viticoltura eroica indissolubilmente legata al suo territorio e che guarda sempre più in avanti grazie alla sua versione secca, componendo una nuova dimensione contemporanea della Malvasia. Una viticoltura piccola ma molto pregiata ben valorizzata dal suo Consorzio di Tutela.

Vigneto delle Lipari, località Malfa

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