Il viaggio non è più o solo tempo di riposo o fuga dalla realtà, oggi il viaggiatore cerca cose nuove, avventura, autenticità, natura, percorsi esperienziali tra sport e gusto.
Se diamo un’occhiata alle agenzie di viaggio on line si vede come le proposte e le offerte non si limitino più al soggiorno, l’opzione esperienze propone una variegata panoramica di attività che durante l’anno magari non si possono e non si ha il tempo di fare, dalle lezioni di cucina e il tour di degustazioni, alla gita in bici e barca, e così via.
Viaggiare diventa quindi sì conoscenza della storia e del patrimonio artistico che ci accoglie, e questo vale oltremodo per un Paese come l’Italia estremamente ricco di bellezze architettoniche e storiche oltre che di cultura, ma anche altro.
La richiesta oggi di cultura ed arte è spesso indirizzata verso percorsi meno turistici, con il desiderio di esplorare luoghi meno conosciuti per ottenere un senso più locale, quindi più genuino della destinazione.
Conoscere un nuovo luogo tramite il contatto con la gente che vi vive, assaporando tradizioni ed abitudini locali, immergendosi in un viaggio appunto di “esperienze” di vita ed usanze.
A ridosso del Natale quindi i “viaggiatori” sembra siano intenzionati a regalarsi esperienze di viaggio alternative.
Noi vi consigliamo ovviamente un viaggio che “sappia di buono”, e ovunque decidiate di passare le vacanze, di farlo conoscendo prodotti locali, pietanze tipiche, bevande artigianali.
Se avete poche idee vi viene in aiuto “Itinerando”, prima fiera del turismo esperienziale in programma alla Fiera di Padova dal 31 gennaio al 2 febbraio prossimi: CamperExperience, BoatExperience, BikeTravel, Destinazioni, per sperimentare modalità di viaggio diverse alla scoperta dei territori.
Per il prossimo Natale poi sembra che sotto l’albero, tra i regali più gettonati, oltre a libri, vestiti, scarpe e prodotti di bellezza, i cadeau enogastronomici siano l’idea più diffusa.
Ritorna quindi uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola, e gli omaggi per gli amici ricordano i sapori e i profumi della tradizione. E se sicuramente gli ipermercati offrono maggiore scelta di ceste natalizie e a prezzi vantaggiosi, si è ritrovato l’amore per l’acquisto nei mercatini che per le festività si moltiplicano nelle città e nei luoghi di villeggiatura.
In questi di solito si trovano prodotti originali, artigianali e “al giusto prezzo”.
Curioso da sapere è che nonostante le offerte del Black Friday, più di 5 italiani su 10 (51%) attendono comunque il mese di dicembre per acquistare i regali di Natale ai quali si destina quest’anno un budget complessivo di 221 euro a famiglia, con un leggero incremento del 2% rispetto allo scorso anno.
Da un’analisi della Coldiretti sui consumi di Natale, sulla base della Xmas Survey della Deloitte, la spesa in regali degli italiani per feste di fine 2019, è superiore del 15% ai 193 euro a famiglia messi a budget in media in Europa, dove gli inglesi sono al vertice della classifica con una spesa di 336 euro a famiglia e in fondo ci sono gli olandesi con 122 euro.
Si conferma anche una spinta verso regali utili e all’interno della famiglia, e per i prodotti enogastronomici la preferenza accordata è all’acquisto di prodotti Made in Italy. Tra le specialità più acquistate vince il vino, davanti a formaggi, salumi e olio extravergine d’oliva.
Il cibo d’altronde è anche l’elemento che rappresenta meglio l’immagine del Belpaese nel mondo per un italiano su tre (35%), a pari merito con arte e cultura (35% ) e prima dei paesaggi (19%), della moda (7%) del design e delle auto.
“’L’Italia è il solo Paese al mondo che può contare primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare, che peraltro ha contribuito a mantenere nel tempo un territorio con paesaggi di una bellezza unica”, dice il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
Per i turisti il cibo batte l’alloggio e diventa la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia, con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.
L’importo complessivo stimato nel 2019 è pari a oltre 30 miliardi all’anno. I turisti destinano all’alloggio circa 24 miliardi, mentre 19 miliardi per l’acquisto di souvenir di abbigliamento e artigianato.
Il cibo rappresenta per quasi un italiano su cinque (19%) la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura, mentre per un altro 53% costituisce uno dei criteri su cui basare la propria preferenza e solo un 5% dichiara di non prenderlo per niente in esame.
Il 72% dei vacanzieri punta sui prodotti della cucina locale, mentre solo il 17% ricerca anche in villeggiatura i sapori di casa propria ed il resto si affida alla cucina internazionale.