Turismo e salute, due parole per un mix che negli ultimi anni ha avuto effetti esplosivi. Tutti abbiamo bisogno di un po’ di vacanza, ma ultimamente accanto ai tour artistici, alle vacanze sportive, a quelle “sole e mare”, imperversano le vacanze relax e trattamenti per la salute. In vacanza quindi per stare bene in tranquillità e per recuperare proprio la salute fisica. Come? Le idee spaziano, ma con un fondo comune, si sfrutta ciò che il territorio e la natura offre. In uno scambio natura – benessere, a chilometri zero per così dire.
I numeri del turismo del benessere
Questo settore e i relativi numeri dicevamo sono in aumento, così come le strutture che si propongono per viaggi nella consapevolezza del proprio corpo e delle virtù rigenerative della natura. Secondo una ricerca di Vivilitalia il turismo legato al wellness nel “Belpaese” ha un valore che supera i due miliardi di euro annui. Un trend che si inserisce nel quadro mondiale, in cui il turismo incentrato sul benessere è in forte crescita e, da alcune stime, è previsto non arrestarsi negli anni a venire con un incremento annuo medio del 10%. Le preferenze dei turisti sono incentrate sia sul tipo di struttura che sul luogo: il 43% degli intervistati indica la natura come perno fondamentale del benessere ma all’intero territorio nel quale è collocata. Si vuole infatti vivere l’esperienza turistica “in un paesaggio rilassante, immerso nella natura”, e alla “scoperta dell’enogastronomia locale”. I tre quarti del campione di ricerca sceglie la natura nostrana, mentre solo il restante 25% decide di dirigersi fuori dai confini nazionali. Alcune regioni spiccano rispetto ad altre, come ad esempio il Trentino Alto Adige, in testa con il 37,5% delle preferenze, o la Toscana, seconda con il 15,4%,e l’Umbria al 6,4%. Il turismo italiano si sta evolvendo, come testimoniano anche i 38.000 centri termali e i 5.000 hotel a 4 e 5 stelle che offrono servizi SPA, verso un turismo più relax-friendly. Inoltre uno studio della Deloitte, calcola che ogni anno nel pianeta sette milioni di persone si mettono in viaggio per motivi di salute, generando un volume d’affari che è stimato (dati 2018) in circa 150 miliardi di dollari. Mentre i ricavi generati dal turismo sanitario ammontano a 12 miliardi di euro in Europa, secondo le stime dell’Osservatorio OCPS-SDA Bocconi.
In viaggio nel segno del benessere
Non è che sia proprio un’idea moderna quella di viaggiare in cerca del benessere di corpo e mente, i soggiorni alle Terme sono stati i primi viaggi “turistici wellness” che hanno coinvolto le popolazioni già dall’antichità. Il termalismo, che si occupa dell’effetto benefico delle acque termali sull’organismo, era già sfruttato nei tempi più antichi, la sacralità delle acque era spesso associata all’attività terapeutica. Ma è nella Roma Imperiale che la pratica del bagno termale subisce un notevole sviluppo, diventando un fenomeno sociale di rilevante importanza legato soprattutto all’igiene e alle salute pubblica. Oggi sono molteplici le località italiane che sfruttano i doni della terra e delle acque termali. Ci sono acque solfate indicate per trattare i disturbi del fegato, dell’apparato digerente e di quello gastrointestinale. Le acque sulfuree utilizzate per il trattamento di problemi respiratori, cutanei e dermatologici e legati all’osteoporosi. Le acque cloruro-sodiche, utili nel trattamento dei problemi legati alle ossa e alle articolazioni, per quelli reumatici e vascolari; indicate anche per i disturbi respiratori e digestivi. Acque radioattive, ma non si tratta di acque contaminate da elementi radioattivi, infatti questi sono naturalmente presenti perché derivanti da rocce e minerali. Le acque di Abano sono tra le più famose, indicate per stimolare le difese immunitarie e per le proprietà anti-infiammatorie. La acque salso-bromo-iodiche, di origine salina, la composizione è ricca di cloruro di sodio, iodio e bromo. Sono acque indicate per il trattamento di disturbi osteoarticolari e cutanei ma soprattutto per i problemi ginecologici. Le acque bicarbonate sono consigliate per problemi digestivi e per la disintossicazione del fegato. Non dimentichiamo inoltre le cure con l’acqua marina o talassoterapia, indicata nel trattamento di molti disturbi grazie al sale contenuto. L’acqua marina è antibatterica, ideale per irrobustire le ossa e agevolare la circolazione, favorisce la respirazione in caso di affezioni alle vie aeree ed è utile a livello estetico per combattere la cellulite.