L’emergenza sanitaria e l’esperienza del confinamento a casa hanno confermato che la cucina e il cibo rappresentano uno straordinario momento di aggregazione. Nel web durante il lockdown sono nate diverse community, dove chef e appassionati di cucina hanno condiviso interessanti momenti di confronto, lezioni di cucina e di divertimento, riscoprendo antiche tradizioni popolari.

Una staffetta internazionale
Ciò che ha stupito di questa grande vivacità, che si è espressa soprattutto attraverso i canali social, è stato il carattere internazionale dei partecipanti, tutti accomunati dalla passione per la cucina e dalla voglia di condividere foto, video e ricette. Molte di queste iniziative si sono concluse con la fine dell’isolamento, mentre altre non si sono fermate e hanno proseguito e sviluppato ulteriormente la comunità. Fra queste ultime merita una segnalazione la rete della “Staffetta della Cucina Ciocheciò”, che ha dato alle stampe il libro, che racchiude tutto il lavoro svolto durante il primo lockdown.

Cucina sostenibile e turismo di relazione
Un gruppo non aperto a tutti, ma riservato agli amanti di un turismo basato sulla relazione, che favorisce l’incontro tra chi ama ospitare offrendo cose semplici, ma ugualmente interessanti, ed accompagnando le persone alla scoperta di ricette nuove, genuine, autentiche. Un gruppo, che ha registrato partecipanti in tutti i continenti ed ha quindi nel suo DNA una spiccata vocazione internazionale.

Ricette, storie e ricordi a tavola
Partita il primo maggio, la staffetta è terminata a fine giugno. Ogni partecipante, invitato da un altro che aveva già aderito alla staffetta, ha presentato un racconto, un ricordo accompagnato da una ricetta creata con ciò che si ha in casa, in pieno stile “Ciocheciò”. In questo modo il gruppo è riuscito a coinvolgere migliaia di persone e recuperato piatti e tradizioni perdute nel tempo. Una esperienza unica di cucina “Ciocheciò”, che il libro vuole ora rendere disponbile per un pubblico più ampio.

La cucina ciocheciò
Una cucina semplice, sostenibile, genuina e salutare, che utilizza prodotti locali, freschi e stagionali, che combatte gli sprechi, che favorisce la relazione e la socializzazione tra i membri della famiglia e della comunità. Una cucina comune in tutto il mondo, sia pure nella diversità dei prodotti impiegati e nelle differenti modalità di preparazione, in grado di unire persone di diversa cultura e provenienza geografica. Una filosofia di cucina che rappresenta una concreta risposta alle problematiche ambientali ed economiche sollevate dall’emergenza legata al Covid-19.

Il giro del mondo in 80 ricette
Nel libro non troverete solo ricette e storie di piatti preparati con quello che si trova in dispensa o con gli avanzi, ma anche l’idea di una forma alternativa di turismo relazionale e sostenibile. Ad ogni giro di pagina troverete una foto, una storia, un ricordo, un piatto, un’immagine ed una ricetta, facilmente realizzabile anche da non provetti chef. In totale quasi 80 ricette, settantasette per la precisione, in 196 pagine a colori. E con la prefazione straordinaria di Benedetta Rossi, blogger di grande successo, che ha condiviso lo spirito dell’iniziativa e la filosofia della staffetta.

“Dietro un piatto o una ricetta ci sono delle persone, c’è tutto un mondo, una storia, un territorio che avevamo dimenticato”. Così scrive Benedetta Rossi nella prefazione. Le ricette sono introdotte da testi dei coordinatori del gruppo con le preziose illustrazioni del cartoonist Tiziano Riverso. Sul sito www.edizionizem.com è possibile vederne un estratto ed acquistarlo online.