E’ possibile immaginarla grigia, Berlino, ricordando i suoi trascorsi cupi di città divisa. Oppure colorata, travolta come è stata dalla spray art che ha fatto, non solo di una parte del muro per antonomasia, ma di molti muri di quartieri, delle autentiche gigantografie d’autore. Ma immaginarla di una dominante verde, intesa come giardini e parchi pubblici e privati, in un tripudio di alberi e fiori, è un concetto che non viene immediato, perché d’istinto si pensa a Berlino con i suoi monumenti rappresentativi – dalla Porta di Brandeburgo ad Alexanderplatz, alla Torre televisiva – la sua cultura cosmopolita, il suo respiro di metropoli internazionale. Eppure Berlino e i suoi immediati dintorni, come nello specifico la cittadina di Postdam, offrono uno spettacolo unico al mondo in termini di bellezze naturali, con aree verdi che, al solo visitarle, si esce rigenerati. UN OCEANO DI COLORI Dal 13 aprile scorso fino al 15 ottobre 2017, a Marzahn-Hellersdorf , è in corso l’IGA Berlin, ossia il grande festival del più bel design di giardinaggio internazionale e dello stile di vita urbano verde. Lo slogan coniato per questa edizione è Un oceano di colori e nell’arco dei 186 giorni – che si concluderanno fra qualche settimana – sono in calendario oltre 5000 eventi incentrati sull’architettura paesaggistica, gli spazi verdi urbani e una sorta di esperienze naturali.L’acronimo IGA significa International Garden Exhibition e sostanzialmente è una piattaforma di arte contemporanea open air. Vi partecipano artisti di ogni nazione, ponendo l’accento sulla bellezza, oltre che sulla necessità, di tornare ad un contatto e perché no, contratto con la natura, che consenta di incamerare tutta la sua bellezza, farla propria, rivalutarla, trasformarla in arte.
IGA è un evento di respiro mondiale il cui budget stimato per l’intera organizzazione sfiora i 40 milioni di euro: nei 186 giorni di apertura è visitato da 2 milioni di persone, 9000 dei quali turisti in giro per Berlino. Si svolge su oltre 100 ettari di superficie dove oltre 500 designer offrono il loro contributo creativo, in termini di tendenze e note caratteristiche dei diversi stati di provenienza. Altri numeri? 45 giardinieri sono responsabili della cura di tutte le coreografie di piante messe a dimora per tutta la durata dell’esposizione. Trentamila studenti di ogni ordine e grado sono coinvolti in programmi educativi aventi a tema l’ambiente; l’85% delle strutture allestite per questo grande evento mondiale, rimane poi permanente. LABORATORI INNOVATIVI Nella grande area di Marzahn-Hellersdorf, il tema giardini è ripartito in macrosezioni: i Giardini del Mondo, la valle di Wuhletal e il parco di Kienberg, che incorpora la collina di Kienberg e la promenade di Kienberg. C’è una funivia che porta in quota, un parco giochi per i bambini e un’area dedicata ai giardini internazionali che spicca per idee e ispirazioni, oltre che di apprendimento e sperimentazione.
Visitare IGA Berlin è istruttivo per tutti: dagli addetti ai lavori, che qui possono trarre spunti ai iosa per la loro professione, alle famiglie, che possono trascorrere momenti piacevoli con spunti didattici e possibilità anche di fermarsi nelle aree di ristoro dislocate all’interno dell’intero complesso verde.Tuttavia, oltre a questa grande esposizione internazionale, Berlino è all’avanguardia anche per iniziative che riguardano porzioni orticole coltivate da residenti in prossimità dell’ex area aeroporturale, dove gli appezzamenti di terreno di pista dismessi sono ora dedicati alla coltivazione di ortaggi in una sorta di moderna enclave verde dove condividere esperienze naturali. Con fiori, frutta e verdura. A POSTDAM, TRA PARCHI E PALAZZI, UN TRIPUDIO DI BELLEZZA Postdam dista 45 minuti di auto da Berlino ed è la capitale del Brandeburgo. E’ una cittadina famosa proprio per i suoi parchi e palazzi storici, come l’elegantissimo Babelsberg in stile neogotico, che presenta un grande giardino dalle aiuole ordinate e colorate, arredato con mosaici e statue in marmo, con laghetti artificiali e cascatelle. Tutto il complesso monumentale, con la sua svettante torre di 45 metri, si affaccia sul Tefer See, navigabile, e infatti di tanto in tanto si vedono imbarcazioni passare. Il palazzo è visitabile anche all’interno, a pagamento, ed è aperto tutti i giorni fino al tramonto.
Un’altra attrazione verde di Postdam è il Parco di Sansoucci, che con il suo superlativo castello e i suoi 290 ettari di bellezza verde è definita la Versailles prussiana. Fu residenza estiva di Federico II il Grande e castello e giardino, dal 1990, sono inclusi nel patrimonio Unesco. C’è perfino un terrazzamento scosceso coltivato a vigneto, oltre, naturalmente, a edifici di pregio, come la “casa cinese” che trionfa per bellezza e splendore essendo tutta rifinita in colore oro e azzurro.Tuttavia, oltre a questi spettacolari esempi di parchi e castelli, Postdam invita anche a scoprire la bellezza di giardini privati, che come scrigni si aprono all’attenzione degli appassionati di garden.
E’ il caso del Karl Foerster Gedenkstatte, un giardino botanico che affascina proprio per l’armonia con cui è stato concepito, per la quantità di essenze che ospita, per l’alternarsi di laghetti e zone umide dove affiorano ninfee e fiori di loto e i saliscendi di gradini di tufo. Ci sono alberi svettanti con foglie di varia cromìa, ci sono salici piangenti, betulle, aceri. Ma anche felci, fiori coloratissimi, pezzi di roccia che fanno girare il percorso, otri gigantesche di coccio che catturano la vista per una fotografia, rose davanti alle quali ti incanti, panchine dove ti siedi, fiordalisi che ti vien voglia di metterti in bocca. Perché c’è tanto da scoprire qui: e come in una tavolozza di colori il piacere è quello di sperimentare nuove sfumature. Perché è bello mischiare il piacere di un viaggio alla scoperta di una città, facendo conoscenza anche con i suoi polmoni verdi. Perché mica Berlino è solo grigia.Berlino è un fiore da cogliere.