Come ho scelto un ristorante?
Vi è mai capitato di scegliere a caso un luogo dove fermarvi a pranzo fuori dall’autostrada per non cedere alla tentazione del solito “camogli” all’autogrill?
E quale criterio avete utilizzato per individuarlo? Il rating di google, le nostre rubriche, la vicinanza all’autostrada per non allontanarvi troppo o vi siete fatti catturare da un nome particolare?
I criteri possibili prima di scegliere Uinauino
Mi trovavo sull’A14 e avevo un certo appetito e 7 km di tempo per individuare prima dell’uscita di Castel San Pietro Terme il posto giusto. Aperto google map la scelta ha interessato i luoghi più vicini all’autostrada ma uno mi ha colpito per il nome impronunciabile “Uinauino Enoteca con cucina’. Neanche il tempo di avviare il navigatore ed ero già lì vis vis con l’oste Michele Cavedagna….Ero un po’ fuori tempo massimo ma mi ha subito rassicurato con un simpaticissimo accento emiliano che mi avrebbe accolto e sfamato nella sua umile dimora.
Un umile dimora
A dire il vero tanto umile quell’enoteca, curata maniacalmente in ogni particolare, non mi pareva, lampadari a goccia, candelabri, tavoli sospesi su vecchi libri colorati persino una vecchia singer a pedali impreziosiva l’ambiente. Più passavano i minuti e più ero incuriosita da quel luogo quasi surreale. A renderlo così era lui Michele “il Uinauino”, un nome che gli ha dato un amico ubriaco storpiando il termine Vinaiolo.
Il menù era davvero molto invitante e ricco di pietanze anche ricercate. A spiegarmele Luigi Malafronte giovane e fantasioso chef di soli 23 anni. Piatto consigliato anatra.
Intuendo che lo guardavo con aria perplessa Uinauino si affrettò a dirmi due cose degne di nota: la prima che la Guida Espresso gli aveva tributato il titolo di miglior Enoteca con cucina nel 2013 e poi che uno scrittore un certo Alberto Alberici in Ceralacca aveva citato il suo locale e le strane erbe con le quali venivano conditi alcuni piatti.
La citazione del libro di Alberici su Uinauino
….Presa l’autostrada a Sasso Marconi. Decise di andare a casa, riposarsi, mettersi a posto per poi uscire. Magari avrebbe convinto Mirca, Barbara e gli altri a venire da lui. Se non era chiuso per ferie, poteva fargli conoscere Uinauino Michele a castello, uno dei locali migliori di Bologna e provincia, e provare anche con loro lo scherzo del tonno alla marijuana……..
Il “fumoso” tonno realtà o fantasia?
Avevo già ordinato una tartare di fassona e un’anatra all’arancia ma a quel punto ero incuriosita da quel tonno ai fumi di erbe nel menù che era il protagonista nel romanzo di Alberto Alberici. Chiesi così alla moglie di Uinauino Monica Divetti…che aveva aperto con lui quel locale nel 2011. Ma mi ripose in maniera molto vaga che a pranzo quel piatto non lo servivano che invece è difficile trovare posto la sera soprattutto nel fine settimana perché in molti vengono a provare questa loro specialità.
Sono uscita dall’Enoteca con la sensazione di non aver capito dove finiva la verità e iniziava lo scherzo ma con la certezza che fumi o meno da Uinauino sarei tornata.

Ludovica Casellati