Piattaforma attiva sul territorio nazionale, ma concepita per funzionare in tutta Europa perché utilizza le transazioni Sepa (i nuovi Rid e bonifici standard utilizzati dal 2014 dalle banche dei 34 Paesi Sepa), consente di pagare cifre minime senza contanti e senza che nessuno, esercenti inclusi, ci rimetta. L’ultimo accordo siglato lo scorso ottobre, è quello con l’Unione dei Radiotaxi d’Italia e al momento coinvolge Roma e MilanoStanchi di vedervi rifiutare le carte di credito per i piccoli pagamenti – il caffè al bar, il giornale, la corsa in taxi – in mancanza di spiccioli? Tranquilli, il problema l’ha risolto per voi un giovane cuneese, Alberto Dalmasso, co-founder e Ceo di Satispay S.p.A, azienda con sede a Milano che conta su un quaranta dipendenti più un centinaio di collaboratori esterni. L’idea vincente, ci racconta, è nata così: «Era il 2013. Insieme al mio amico Dario Brignone ci chiedevamo perché con lo smartphone si potesse fare qualsiasi cosa con estrema comodità, tranne che pagare. Da qui abbiamo iniziato a ragionare sull’idea e, parallelamente, mentre studiavamo il settore, è stata emanata la direttiva europea sui pagamenti. Per noi, che a differenza delle banche e degli altri operatori fino ad allora coinvolti nei pagamenti, non avevamo posizioni pregresse da “difendere”, fu una grande opportunità: così è nata Satispay. L’anno successivo abbiamo preparato la prima versione dell’app, raccolto i primi fondi per partire, e si è aggiunto a noi il terzo socio fondatore, Samuele Pinta. Nel gennaio del 2015 siamo diventati operativi». Satispay pare insomma lo strumento ideale per le spese di tutti i giorni, come gli scambi di denaro tra amici e parenti o il pagamento di una consumazione fuori casa. Ristoranti e bar infatti sono tra gli esercizi più sensibili a questo sistema di pagamento: in sostanza l’app è un nuovo network di pagamento alternativo ai circuiti tradizionali di carte di credito e debito e indipendente da banche e operatori. Accedervi e beneficiare dei vantaggi che offre è semplice e sicuro, grazie a un’applicazione mobile disponibile per tutti i sistemi operativi (iOs, Android, WP). «Per usarla – aggiunge Alberto – è sufficiente scaricarla sul proprio smartphone e registrarsi inserendo i propri dati identificativi e l’Iban di un proprio conto corrente. Una volta iscritti e impostata la somma prepagata di cui si desidera disporre su Satispay è possibile pagare presso esercenti fisici e online convenzionati, e persino scambiare denaro con i contatti della propria rubrica telefonica, con la stessa facilità con cui si invia e riceve un messaggio». Qualcuno a questo punto obietterà: sì ma i costi? Risibili, fidatevi. Per gli utenti, l’utilizzo è completamente gratuito. Per gli esercenti, fisici e online, non sono previsti costi di attivazione o canoni mensili ma soltanto una commissione fissa di 20 centesimi per i pagamenti superiori a 10 euro: gli incassi inferiori a questa soglia, invece, non hanno alcuna commissione.Per saperne di più:www.satispay.com
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