Per il pubblico televisivo è l’amatissimo eroe di Cucine da Incubo la fortunata trasmissione, giunta alla terza edizione, in onda su Sky e dal prossimo 17 dicembre entrerà ufficialmente nell’arena di Masterchef Italia come quarto giudice. Ma fuori dallo schermo, Antonino Cannavacciuolo, classe 1975, campano Doc e figlio d’arte, resta uno dei migliori chef italiani. Un professionista che prosegue nella sua avventura culinaria conservando tre valori per lui fondamentali: umiltà, passione, amore. Per passione ha iniziato a cucinare da giovanissimo e con umiltà è cresciuto professionalmente facendo tesoro delle tante esperienze nei grandi ristoranti italiani e internazionali. Per amore, infine, ha messo radici in Piemonte: è qui infatti che ha incontrato e sposato Cinzia Primatesta, con la quale oltre che una famiglia, condivide la gestione del Ristorante Relais & Chateaux Villa Crespi a Orta San Giulio, un’oasi magnifica affacciata su uno dei laghi più belli d’Europa. Peso massimo di sensibilità e generosità, Cannavacciuolo è riuscito a coniugare le tradizioni gastronomiche del Nord e del Sud trasformandole in proposte innovative, dalle quali emerge tutto il suo amore per il cibo e la sua inconfondibile napoletanità. Solare e carismatico, quanto attento e rispettoso, la generosità forse è proprio una delle sue cifre, insieme al continuo movimento. Di star fermo non ne vuole sapere, tanto che a ottobre è partita una sua nuova avventura, il Cannavacciuolo Café & Bistrot, aperto nella splendida location dello storico Teatro Coccia di Novara. Un luogo speciale dove ancora una volta la sapiente fusione di tradizione e innovazione accoglie gli ospiti in un clima avvolgente e frizzante. L’accoglienza, d’altra parte, è sempre stata una delle sue specialità, e un po’ il segreto del suo successo. «È ciò che fa sentire l’ospite a casa – spiega – il più caloroso dei benvenuti che trasmette il piacere di coccolare e la passione per il nostro lavoro». Dalla Campania sei approdato sul lago d’Orta, nel cuore del nord Italia. Raccontaci quest’esperienza.La mia esperienza è partita dalla volontà di lasciare la mia terra d’origine, per lavorare in un’altra regione. Poi, come si dice, da cosa è nata cosa…sul lago d’Orta, a Pettenasco, ho conosciuto mia moglie Cinzia, e con lei abbiamo iniziato l’avventura di Villa Crespi. La possibilità di esprimermi a pieno in un ristorante tutto mio, mi ha consentito di provare ad integrare le conoscenze del mio bagaglio personale con le materie prime del territorio piemontese. Cosa proponi a Villa Crespi e cosa ti piacerebbe che trovassero le persone che arrivano a Orta San Giulio?A Villa Crespi propongo una cucina che trasmette le stesse emozioni che provo io stesso nel lavorare le materie prime. Mi lascio ispirare dal ricordo delle tradizioni e poi personalizzo i piatti a mio gusto seguendo l’istinto. I visitatori che arrivano ad Orta San Giulio, si trovano davanti ad un borgo medievale ben conservato, uno tra i più caratteristici d’Italia. Sono davvero felice che ne rimangano tutti estasiati. Di solito non ci si aspetta tanta bellezza da un borgo così discreto. Expo Milano si è chiuso da poco, facendo discutere tanto sul tema “nutrire il pianeta”. Tu che ne pensi?Il mio pensiero, riguardo a questo tema così importante, è molto semplice. Ritengo infatti che bisognerebbe limitare gli sprechi, per rispetto di chi quotidianamente è costretto a lottare contro la fame in tante parti del mondo. Quale sarà secondo te il futuro della cucina italiana?Be’, speriamo sia un ottimo futuro! Il nostro Paese offre prodotti che ci rendono unici a livello mondiale. Dobbiamo solo essere capaci di farci conoscere sempre di più. E di non sottovalutarci. Oltre al tuo paese natale, Vico Equense, hai un luogo prediletto per le vacanze? E quando vai a cena fuori?Entrambe le domande hanno una sola risposta. Mi piace stare a casa, in famiglia e in tranquillità. Con mia moglie, i nostri bambini, le persone a noi più vicine. A Vico Equense purtroppo non riesco ad andare spesso., ma il terrazzo di casa mia, affacciato sul lago d’Orta, posso garantirlo, è ‘na fantastica. Il tuo sogno nel cassetto?Se proprio devo sceglierne uno, dico che mi piacerebbe essere un “uomo di mare”, un pescatore ad esempio. Quando sto al mare, sto benissimo. L’elemento acqua mi completa in tutto e per tutto. DOVE&COME Ristorante Relais & Chateaux Villa CrespiVia Fava 18, Orta San Giulio (Novara)Tel. 0322.911902