In vista del Ponte dei Morti, è tempo di iniziare a pianificare una gita fuori porta con festa da brividi inclusa, e Montelupone, in provincia di Macerata, sembra proprio il posto giusto per trascorrere un paio di giorni immersi nella tradizione marchigiana, scoprendone il lato più oscuro e bizzarro
Antiche leggende e misteri della storia
Da giovedì 31 ottobre a domenica 4 novembre a Montelupone, borgo marchigiano della provincia di Macerata, va in scena l’Halloween Mystery Fest, seconda edizione di una manifestazione dedicata alla celebrazione dei Morti e di Ognissanti, che evoca misteri e leggende locali mettendoli in scena con spettacoli e visite guidate.
Nato dalla passione per la storia cittadina del monteluponese Leonardo Bedini, l’Halloween Mystery Fest è la naturale evoluzione dei Mistery Tour, affascinanti momenti di approfondimento e scoperta ormai parte integrante da anni dell’offerta turistica della cittadina, e di cui Bedini, forte della sua esperienza come attore comico e cantastorie, è da sempre anche guida e accompagnatore.
Cuore della manifestazione sono tre momenti di spettacolo che, ripetuti più volte durante l’arco delle giornate di festa, offrono ai visitatori un’esperienza immersiva e coinvolgente.
Si parte con il Teatro di Montelupone che ospita lo spettacolo “I segreti dell’Abbazia” durante il quale verrano svelati i misterio più inquietanti che si nascono tra le pareti di un monastero con oltre 2000 anni di storia, tra eventi documentati e aneddoti leggendari.
Secondo appuntamento da non perdere è “Uno squarcio nel tempo!”, spettacolo itinerante tra le strade di Montelupone durante il quale verranno “risvegliate anime perdute nella storia” spiega lo stesso Bendini, “scoprendo un filo rosso che intreccia le vicende locali con il destino di interi regni”.
Da non perdere anche “L’oscura vera storia del borgo”, ovvero la versione extra-large del classico Mystery tour di Montelupone, con 10 attori in costume e videoproiezioni, per un viaggio che si conclude nel buio assoluto di una grotta.
Scoprire Montelupone, sopra e sotto la terra
Partecipare all’Halloween Mystery Fest è un modo originale e intrigante di scoprire questo caratteristico centro marchigiano immerso tra le colline del maceratese, Bandiera Arancione nonché membro dei Borghi più belli d’Italia. A partire proprio dal delizioso teatro Nicola Degli Angeli che ospita solo 272 posti ed è uno dei tanti teatri gioiello che è possibile incontrare nella regione, luoghi di cultura nati tra il Sette e l’Ottocento, sulla scia della grande passione per il Melodramma che in quegli anni coinvolse particolarmente la regione. Inaugurato nel 1889, e venne intitolato a un’illustre poeta e giurista nato proprio a Montelupone nel 1535.
Tra le vie del borgo si fanno notare anche una sera di palazzi nobiliari, come Palazzo Emiliani, nell’Ottocento sede di uno dei primi focolai della Carboneria, che raccolse i cittadini marchigiani e romagnoli in preparazione del primo moto rivoluzionario per il Risorgimento italico.
Da vedere anche la duecentesca chiesa di San Francesco che ospita la splendida come la Madonna del latte di Antonio da Faenza (1525) e la chiesa Collegiata, dove ammirare la Madonna Immacolata del fiammingo Ernest Van Shayck (1631).
Il sottosuolo di Montelupone, inoltre, cela un intricato reticolo di grotte e cunicoli, un vero e proprio labirinto sotterraneo. Tra questi, spicca la galleria che, partendo da Palazzo Bonifazi, si estende per oltre 80 metri fino a raggiungere la chiesa di San Francesco, un percorso segreto che svela un volto nascosto della città.
A circa 4 km dal centro, in un’oasi di pace, sorge l’antica Abbazia benedettina di San Firmano, un gioiello romanico del IX secolo. Scendendo nella cripta, avvolta in un’atmosfera suggestiva, si resta incantati dagli archi a sesto acuto e a tutto sesto che si alternano, creando un gioco di luci e ombre. Qui, nella penombra, troneggia una splendida statua in terracotta policroma di San Firmano, opera del grande Ambrogio della Robbia (figlio di Andrea della Robbia). Ai suoi piedi, custodite gelosamente in un’urna di ottone, riposano le sacre reliquie del Santo.
Ed è proprio la storia di questi resti sacri uno dei misteri che permeano il passato di Montelupone, assieme a quella dei Mazzamurelli, folletti che abitano la zona dei Sibillini, di un servo murato vivo con delle campanelle d’oro e di bambini e soldati le cui anime inquiete abitano il fondo di misteriosi pozzi.
Qui neanche le fave sono quello che sembrano
Tutti conoscono le fave dei morti, dolcetti diffusi in molte parti d’Italia che prendono il nome dall’usanza di offrire la colazione ai partecipanti ai funerali arrivati digiuni alla celebrazione per poter ricevere la comunione. Nelle marche, in particolare, per l’occasione si offrivano insieme ai maritozzi appena sfornati e ad un bicchierino di vermuth, le fave dei morti, biscotti a base di mandorle che, una volta abbrustolite, vengono tritate e amalgamate con zucchero, farina, uova, cannella in polvere, strutto fuso e acqua calda.
A Montelupone però la tradizione delle fave dei morti ha tutto un altro sapore, letteralmente. Testimonianze storiche infatti raccontano che qui, nel giorno dei morti, venivano preparate vere e proprie fave essiccate e fatte rinvenire, quindi bollite, condite con una salsa composta da un tritato di sardoni, peperoni sottaceto, prezzemolo, aglio e olio. Dopo aver commemorato i propri cari defunti, il primo novembre si andava quindi per cantine a brindare alla vita gustando il povero ma gustoso manicaretto.
Tra i prodotti tipici di Montelupone va ricordato anche il carciofo, anche se fuori stagione. Si tratta infatti di un Presidio Sloow Food a cui è dedicata un’importante sagra in programma ogni anno per il mese di maggio, documentata fin dal 1440.