Un week end in Toscana d’autunno vuol dire assaporare i suoi colori e le sue prelibatezze enogastronomiche. In terra di Toscana nascono anche nuovi progetti, come il Casole Bike Hub per chi ama coniugare sport, in questo caso la bici, il buon cibo e l’accoglienza in generale. E’ impossibile non sostare e assaggiare qualche buon piatto locale. Che siate a piedi, in bici o a cavallo, non provare i gusti che offre questa zona è quasi un delitto. Noi abbiamo voluto passare un week end assieme ai bambini in questa zona, alternando percorsi in bici, cene enogastronomiche, caccia al tartufo e corsi di cucina per bambini, facendo un tuffo in piscina e scoprendo la sua storia etrusca.
Inizia tutto con un caffè in centro a Casole d’Elsa, 20 minuti da Siena, nel cuore della Montagnola senese. E il caffè noi lo abbiamo preso, accompagnati dalla bici alla bike lounge Il Barroccio. Molto più che un bar, un luogo dove tu e la tua bici siete di casa, dove riposarsi e magari mangiare un boccone veloce prima di riprendere il cammino. Poco più in là sulla strada vi consigliamo un’altra sosta, per portarsi a casa un po’ di questi sapori locali, la Bottega di Casole.
Cosa comprare?
Le acciughe sotto pesto: usato in tavola ma anche come “merenda”, fatto di acciughe cosparse con un trito di aglio, prezzemolo e peperoncino, e ricoperte di olio, da mettere su fette di pane casalingo. Oppure i salumi di cinta senese: prosciutto, salame, finocchiona e capocollo di una antica razza suina dalle caratteristiche dietetiche particolari. In particolare la finocchiona la trovi ovunque. Se sei in giro per le colline puoi andare su qualunque bar o alimentari, un bel panino con la finocchiona e via con tanta energia!
Una delizia del palato sono le tagliatelle con una nevicata di tartufo sopra. A Casole c’è la possibilità di procurarsi la materia prima di persona. La caccia al tartufo ci ha entusiasmati, per il luoghi che si attraversano, per i profumi del sottobosco, per la delizia del tartufo trovato! Da provare!
casoletruffle@gmail.com
Ora di pranzo o di cena? Noi abbiamo assaggiato le delizie dell’agriturismo Le Beringhe con prodotti chilometro zero, visto che i proprietari hanno anche campi orto e allevamento proprio
(Tenuta Barbagallo). E l’Orto di Casole, il ristorante si chiama così proprio per l’orto allestito sul terrazzo con i cui ortaggi, spezie ed aromi lo chef arricchisce i suoi piatti.
www.ristoranteortodicasole.it
Cosa si può gustare?
In un menù tipico potrete gustare come primo i pici di Siena, pasta fresca fatta con farina di grano tenero; di secondo la cinta senese, antica razza suina che fornisce carni di eccellenti qualità e come dolce il panforte di siena e ricciarelli di Siena, a base di mandorle e canditi.
Ma anche l’antipasto ha il suo fascino. Una varietà nutrita di crostini con olio di queste parti. Ci sono i crostini bianchi con impasto preparato con burro, formaggio e tartufo bianco, che viene spalmato su fette di pane casalingo crogiato; i crostini ai funghi cucinati in un denso intingolo che si forma cuocendoli a lungo dopo averli passati in un soffritto di pomodoro, aglio, nepetella (mentuccia) ed olio d’oliva extravergine; i crostini neri con un impasto preparato con milza bovina, cipolla, acciughe, capperi, sale e e pepe; crostini con cavolo nero, il pane viene sfregato con aglio e bagnato con l’acqua di cottura del cavolo nero, e arricchito con un trito di cavolo nero, olio, sale e pepe; fettunta, olio extravergine d’oliva versato su una fetta di pane e aromatizzato strofinando uno spicchio d’aglio, salato e talvolta pepato.
Tra i formaggi serviti con marmellate di produzione locale, il pecorino di Pienza, formaggio fresco o stagionato prodotto nelle Crete Senesi, dal sapore particolare dovuto ad un’erba aromatica, l’artemisia cartacea; pecorino al tartufo bianco delle Crete Senesi; il marzolino del Chianti, formaggio fresco o stagionato, di latte di pecora o misto, molto tenero e delicato, con crosta sottile e biancastra nel fresco, rossastra nello stagionato per l’uso di sangue di pecora o pomodoro.
Corso di cucina per bambini
I ragazzi amano letteralmente avere le mani “in pasta”. Provare l’emozione di farsi da soli un piatto è davvero speciale. Alla fattoria didattica “La zucca magica”, Arianna accoglie all’interno di una casa di campagna i bambini per trascorrere un pomeriggio giocando e gustando deliziose merende preparate da loto stessi con ingredienti biologici provenienti solo dai dintorni.
www.agriturismosolaio.it
Denominazione d’origine
La Denominazione di Origine “Terre di Casole” viene riconosciuta ufficialmente nel 2007 per caratterizzare, valorizzare e tutelare la produzione vitivinicola del territorio del Comune di Casole d’Elsa. Qui i vigneti si incastrano tra boschi, oliveti, prati e pascoli. Un contesto in cui si realizzano le condizioni ottimali per una viticoltura prevalentemente biologica e sostenibile. Il vitigno principe della Denominazione è il Sangiovese, con una presenza minima del 60 %, fino ad arrivare al 100% nei vini che vogliono rivendicare la dicitura “Terre di Casole Sangiovese”. Volete provare questo vino DOC? Vi consigliamo la cantina Tenuta delle Macchie (www.tenutadellemacchie.com). Cosa provare per gustare i profumi veri della terra senese? L’Alberia (note di ciliegia, vivace, morbido), Macchie (granitico, speziato, sottile e armonioso) e il Macchie passito (intenso, intrigante, piccoli frutti sul finale).