Gusto Valsusa si proietta verso il futuro con un’edizione 2021 dai “Sapori digitali”. Infatti, la grande rassegna di sagre valsusine, creata dall’Unione Montana Valle Susa per la valorizzazione dei prodotti tipici locali, cambia nome e volto, trasformandosi in un’edizione rinnovata, che si adatta al periodo attuale.
Il calendario degli eventi in Valsusa
Resta quindi invariato. È intenzione dell’Unione mantenere tutte le sagre, anche se in versione prevalentemente digitale, almeno finché non sarà nuovamente consentito lo svolgimento in presenza. Le manifestazioni di Gusto Valsusa prenderanno così vita attraverso contenuti digitali: videoricette, contest fotografici, showcooking e molto altro. Il tutto sarà visibile sui canali social di Unione Montana e Val Susa Turismo, sui quali verrà proposto un percorso di avvicinamento all’evento, che resterà nella data tradizionale.

«Questo sarebbe stato il secondo anno senza sagre primaverili, – spiega l’assessore con delega ai Prodotti Tipici Luca Giai – e due anni sono davvero troppi, perché si rischia di far cadere l’attenzione sul tema dei prodotti tipici. Come fare allora combinare le restrizioni per coronavirus con le sagre? Con un’edizione digitale, senza pubblico, ma sempre con al centro quei sapori che solo una vera sagra sa donare».

I primi sapori digitali
Saranno quelli del canestrello, il 12 maggio. La sagra di Vaie, dal 2002 parte della rassegna di Gusto Valsusa, apre ogni anno la lunga serie di appuntamenti, riempiendo la seconda domenica di maggio con una grande mostra mercato di prodotti tipici, con al centro la preparazione e la distribuzione di canestrelli appena sfornati. Un dolce che ha saputo evolversi, trasformandosi da semplice frutto della tradizione a prodotto ricercato con valore commerciale. Il canestrello, uscito dalle semplici cucine famigliari, è oggi un emblema di qualità, con tanto di “Canestrello d’Oro” assegnato annualmente tramite concorso.

I canestrelli viaggiano sul web
«Il Canestrello d’oro, anche nel 2021, si svolgerà regolarmente, – assicurano – mancheranno le bancarelle, certo. Ma grazie al web i canestrelli potranno arrivare comunque in tante case valsusine, piemontesi, italiane e magari anche non, contribuendo alla valorizzazione e alla diffusione dei prodotti locali made in Valsusa».
