E’ un italiano, un veneto, precisamente un bassanese l’amaro vincitore della IWSC – International Wine & Spirit Competition 2019 , il più alto riconoscimento internazionale per la qualità dei migliori vini e liquori al mondo.
Sul podio, primo fra tutti, si è classificato l’Amaro Nardini, prodotto dall’omonima distilleria di Bassano del Grappa (Vicenza), che vanta il merito di essere la più antica distilleria d’Italia nonché leader indiscusso nel settore del mercato delle grappe e dei distillati di eccellenza fin dal 1779.

Cosa distingue l’Amaro Nardini dagli altri?
L’Amaro Nardini ha un sapore equilibrato che rilascia note di liquirizia al palato, il gusto della radice di genziana che si stempera in bocca, i sentori di menta piperita e arancio che arrivano al naso. Concludendo: è stato ritenuto perfetto.
La Ditta Bortolo Nardini, finora, si è aggiudicata nove medaglie per i suoi prodotti: sei Argento, due Bronzo e quella, appunto, recentissima Oro per l’Amaro Nardini.
La storica azienda vicentina si era candidata fra le 90 partecipanti da tutto il mondo all’ International Wine & Spirit Competition, giunta quest’anno alla 50esima edizione, in quanto istituita nel 1969.
I parametri di valutazione
I prodotti che concorrono vengono valutati da una giuria in base alla classe di appartenenza, non solamente tenendo conto di parametri organolettici della bevanda, ma anche sottoponendoli ad analisi chimiche. E tutto questo per 7 mesi all’anno, da oltre 400 esperti in materia.
Insomma, un concorso serio e autorevole, che rende merito a un prodotto già di per sé eccellente. Un premio che corona, altresì, i festeggiamenti per i 240 anni della ditta Bortolo Nardini, che ricorrono quest’anno. Anni che raccontano uno spaccato di tradizione e di territorio, quello veneto, che in due secoli, tenacemente evolvendosi pur mantenendo saldi i principi originari, ha incontrato l’innovazione.
Per una volta, si può dire che… l’amaro ha portato una soddisfazione dolce.
Che in questo caso risplende e luccica come l’oro.