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San Patrizio: tradizioni irlandesi e celebrazioni italiane

La Festa di San Patrizio rappresenta una delle celebrazioni più conosciute e amate a livello internazionale. Il 17 marzo, giorno dedicato al patrono d’Irlanda, trasforma città e paesi in un tripudio di verde, trifoglio e festeggiamenti gioiosi. Questo evento trascende i confini irlandesi e viene celebrato anche in Italia, dove comunità di espatriati e appassionati di cultura celtica organizzano manifestazioni sempre più popolari e partecipate.

Festa di San Patrizio
Foto di Pressmaster

Origini e significato della festa

San Patrizio nacque in Britannia nel V secolo e venne rapito da pirati irlandesi all’età di sedici anni. Dopo sei anni di prigionia come pastore, fuggì seguendo una visione divina, per poi ritornare in Irlanda come missionario. La tradizione narra che utilizzò il trifoglio per spiegare il concetto di Trinità ai pagani irlandesi. Il Santo morì il 17 marzo, data che divenne simbolo dell’identità nazionale irlandese e della fede cristiana portata sull’isola.

La festa commemora non solo la figura religiosa, ma anche la resilienza del popolo irlandese attraverso secoli di difficoltà. San Patrizio rappresenta il simbolo della cultura irlandese e la sua celebrazione mantiene vivo il legame con le radici celtiche. I festeggiamenti moderni combinano elementi religiosi, folkloristici e sociali, creando un’occasione di condivisione comunitaria e allegria collettiva.

Celebrazioni in Italia

L’Italia accoglie la Festa di San Patrizio con crescente entusiasmo, specialmente nelle grandi città dove risiedono comunità irlandesi. Roma ospita eventi presso l’Irish College e pub tradizionali del centro storico. Milano trasforma i Navigli in piccoli angoli di Dublino con musica dal vivo e fiumi di birra scura. Firenze organizza concerti di musica celtica nelle suggestive piazze rinascimentali.

La comunità italo-irlandese, cresciuta negli anni grazie agli scambi culturali ed economici, promuove attivamente queste celebrazioni. I legami storici tra Italia e Irlanda, rafforzati durante il periodo medievale attraverso monaci irlandesi che fondarono monasteri nel nord Italia, trovano espressione in eventi culturali congiunti. Festival come l’Irish Film Festa di Roma e numerose rassegne musicali rappresentano ponti culturali tra le due nazioni.

Gastronomia e brindisi

La tradizione culinaria della festa include piatti sostanziosi come lo stufato irlandese e il corned beef con cavolo. I ristoranti italiani con influenze irlandesi propongono menu tematici che fondono le due tradizioni gastronomiche. I panettieri italiani creano per l’occasione il “soda bread” alla maniera irlandese, spesso arricchito con ingredienti mediterranei come rosmarino e pomodori secchi.

La birra, elemento imprescindibile dei festeggiamenti, scorre abbondante nei pub italiani decorati per l’occasione. Alcuni birrifici artigianali italiani producono edizioni speciali “irish style” per celebrare la ricorrenza. I cocktail verdi, colorati con sciroppo di menta o liquore alla mela, rappresentano un’alternativa popolare per chi non apprezza la birra scura tradizionale irlandese.

Eventi culturali italo-irlandesi

Numerose città italiane organizzano eventi culturali che celebrano i legami tra le due nazioni. Le biblioteche propongono letture di autori irlandesi tradotti in italiano, mentre teatri mettono in scena opere di Beckett, Wilde e Joyce. Le università con dipartimenti di studi celtici organizzano conferenze sulla storia e letteratura irlandese, evidenziando le influenze reciproche tra le culture.

La musica tradizionale irlandese trova spazio in festival dedicati che coinvolgono anche musicisti italiani specializzati in sonorità celtiche. Danze folkloristiche animate da ballerini professionisti attraggono curiosi e appassionati. Documentari sulla storia irlandese e la sua diaspora vengono proiettati in centri culturali, spesso seguiti da dibattiti sul tema dell’emigrazione, esperienza condivisa da entrambi i popoli.

Nella settimana che precede festa del Santo viene organizzato in Italia un evento, “Taste of Ireland”.

Turismo e gemellaggi

La Festa di San Patrizio stimola il turismo verso l’Irlanda, con agenzie italiane che propongono pacchetti speciali per visitare l’isola di smeraldo. Parallelamente, turistici irlandesi scelgono l’Italia come destinazione per sfuggire ai festeggiamenti domestici, creando un interessante flusso bidirezionale. Le città gemellate come Dublino-Roma e Galway-Pistoia rafforzano i legami attraverso scambi culturali strutturati.

Alcuni tour operator specializzati offrono itinerari tematici che esplorano l’eredità monastica irlandese in Italia, visitando luoghi come Bobbio, dove San Colombano fondò un importante centro culturale. Questi percorsi turistici alternativi valorizzano un patrimonio storico condiviso poco conosciuto ma significativo per comprendere le relazioni millenarie tra le due culture.

Simboli e tradizioni rivisitate

Il verde, colore nazionale irlandese, colora monumenti italiani iconici durante la festa. Il Colosseo, la Torre di Pisa e altre attrazioni vengono illuminati di verde nell’ambito del “Global Greening”, iniziativa promossa dal turismo irlandese. I partecipanti indossano accessori verdi e spille con il trifoglio, simbolo tradizionale della festività.

Le sfilate, elemento caratteristico delle celebrazioni americane, trovano versioni più contenute ma vivaci anche nelle città italiane. Gruppi folcloristici irlandesi e italiani sfilano insieme, creando fusioni culturali interessanti. La figura mitologica del leprecauno (uno gnomo che si dice abitasse l’Irlanda prima dei Celti) viene reinterpretata in chiave mediterranea, spesso associata ad elementi della tradizione popolare italiana come folletti e fate locali.

Specialità irlandesi

Tra le specialità culinarie irlandesi sono da provare l’irish stew, uno stufato classico a base di agnello o montone, patate, cipolle e carote; il colcannon, un purè di patate arricchito con cavolo verde e spesso condito con burro; il boxty, una sorta di pancake di patate, che può essere servito come contorno o piatto principale, spesso accompagnato da pancetta o salmone affumicato; il soda bread, un pane tradizionale preparato con bicarbonato di sodio al posto del lievito; il seafood chowder, una zuppa di pesce con frutti di mare freschi, come cozze, gamberi e merluzzo; il black pudding e white pudding, tipici del tradizionale “full irish breakfast”, il primo è una sorta di sanguinaccio, mentre il white pudding è simile ma senza sangue; l‘ irish coffee, una bevanda calda a base di caffè, whiskey irlandese, zucchero e panna montata; lo shepherd’s pie, uno sformato di carne macinata (spesso agnello) coperto con uno strato di purè di patate e poi cotto in forno.

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