Giuseppe D’Errico torna in patria da vincitore. È infatti lui il nuovo executive chef del La Madernassa di Guarene (Cuneo). Al giovane chef, che ha compiuto lo scorso marzo 32 anni, l’arduo compito di non far rimpiangere Michelangelo Mammoliti che dal 1 febbraio condurrà la cucina del ristorante gourmet del Boscareto di Serralunga d’Alba. L’impegno non spaventa certo D’Errico abituato a lavorato con gli chef stellati italiani e francesi e fautore della Stella Michelin 2019 e 2020 al ristorante Ornellaia di Zurigo.
Da Marchesi a Troisgros
Formatosi l’Accademia Internazionale della Cucina Italiana di Gualtiero Marchesi, D’Errico fa suoi gli insegnamenti del Maestro. Lo chef campano punta in alto, tanto da arrivare ad affiancare Michel Troisgros, come sous chef alla Maison Troisgros, a Roane nella Loira, 3 Stelle Michelin dal 1968. Qui D’Errico vive la filosofia di Troisgros che si basa sui prodotti di stagione e sulla semplicità che si apre a guizzi inaspettati.
«La mia cucina è percezione – spiega D’Errico – non solo immediatezza dell’attimo in cui la bocca distrugge ciò che viene ingerito. È percezione d’insieme del sentire. È universo difficile, non estraneo al suo tempo e al suo spazio. Fantasia, passione, esperienza, questi sono gli ingredienti semplici, intimi ed emozionali della mia cucina, dove il sentire la “materia prima” ha uno spazio percettivo nel gusto come senso più “esteso”, diffuso e sinestetico. Il cibo è strumento quotidiano, mezzo invasivo e pervasivo con specifiche funzioni energetiche e nutritive ma che, come tale, possiede contenuti che superano le funzioni stesse».
Dall’orto alla cucina
La Madernassa riaprirà a fine marzo ma lo chef e il suo team capitanato dal fratello Francesco, sono già a Guarene non solo per organizzare la cucina ma anche per supervisionare i lavori nell’orto e nel giardino delle aromatiche e per preparare le basi per far ripartire il semenzaio, così da avere i primi vegetali pronti e le piante da mettere a dimora in primavera.
«Una cosa è certa – proseguono Fabrizio Ventura e Ivan Delpiano, proprietari della Madernassa – investiremo molto, come è da sempre nel nostro dna, per sostenere e dare risalto a chi si riconosce in questo percorso progettuale, sentendosi parte importante di un team e non solo di un gruppo di lavoro».