Nel 2025, l’isola di Djerba è stata eletta come la Capitale Mondiale della Gastronomia Insulare, e per l’occasione si aprirà ad eventi, laboratori gastronomici e degustazioni per visitatori e buongustai.
E’ uno spunto in più per andare alla scoperta della ricchezza culturale e culinaria dell’isola, le cui tradizioni gastronomiche uniscono influenze fenicie, romane, arabe e berbere.
Durante l’anno sarà organizzato il Festival Internazionale dei Sapori Insulari, con showcooking, degustazioni e laboratori pratici e il Mercato Itinerante dei Produttori che offrirà i sapori autentici dell’isola.

Cosa visitare
Non è poi così lontana Djerba da raggiungere, e per i cittadini italiani, per soggiorni turistici di massimo 90 giorni, è possibile utilizzare anche solo la carta d’identità valida per l’espatrio, a condizione che si viaggi con pacchetti organizzati da tour operator, in caso contrario si deve avere il passaporto.
Oltre alle spiagge e al mare, quelle di Sidi Mahrez e Seguia Beach sono tra le più popolari, con sabbia bianca e acque cristalline, si può andare alla ricerca di mercati vivaci, come quelli di Houmt Souko alla scoperta di antiche tradizioni custodite nella Sinagoga di El Ghriba od esposte nel Museo di Guellala.
Vale la pena anche una alla Moschea Fadhloun e alla Fortezza Borj El Kebir, due tra le principali attrazioni storiche della città; oppure al Faro di Taguermess che sorge sulla costa orientale dell’isola e che magari si può associare ad una passeggiata lungo la costa.
Nel cuore dell’isola il villaggio di Hara Sghira Er Riadh è famoso per il progetto artistico Djerbahood, che ha trasformato le sue strade in una galleria d’arte a cielo aperto. Più di 150 artisti di strada provenienti da tutto il mondo hanno decorato le case e i muri del villaggio con murales spettacolari.

Cosa mangiare
Tra i piatti tipici si possono provare i brik, frittelle sottili e croccanti ripiene di tonno, patate, uova o carne macinata; il couscous alla Djerbiana preparato con pesce fresco e verdure; la mechouia che è un’insalata a base di peperoni, pomodori e cipolle grigliate, condite con olio d’oliva e spezie. E’ uno stufato scuro preparato con foglie di coriandolo essiccate e carne, il mloukhia; mentre la harissa è una pasta di peperoncino speziata che accompagna molti piatti. Molti sono i piatti a base di pesce e frutti di mare mentre tra i dolci si possono provare i makroudh, dolcetti a base di semolino e datteri, fritti o cotti al forno.