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Detergente con la farina d’avena, la cosmesi naturale

“Detergente delicato viso e corpo: cosmesi talmente naturale che si può mangiare” , parola di Lucia Cuffaro.

Oggi più che mai serve molta attenzione in quell’azione naturale come il lavarsi le mani. Sono i primi gesti che facciamo al mattino e la nostra amica giornalista ci consiglia di farlo con un detergente a base di farina d’avena fatto in casa.

“E’ il mio gesto irrinunciabile del mattino. Lavarmi con la farina d’avena, che non solo si può usare in cucina ma é anche un setoso, delicato e nutriente detergente viso e corpo!”  Vediamo come fare…

Lucia Cuffaro a Unomattina

Modalità d’impiego del detergente

Basta massaggiarla sul viso con un po’ di acqua corrente (1 cucchiaino di farina d’avena e 1 cucchiaino di acqua) e poi risciacquare per avere una pelle splendente. Nel caso di pelli delicate o di quelle dei bambini rappresenta anche una valida alternativa al sapone per il corpo. Deterge infatti in modo delicato e al contempo lenisce dalle infiammazioni.

Preparazione detergente viso e corpo

Ingredienti e materiali: 1-2 cucchiai di farina d’avena, acqua fresca, 1 barattolo di vetro a con tappo, 1 asciugamano.

Riempiamo un barattolo di vetro con della farina d’avena anche scaduta, che non possiamo più utilizzare per usi alimentari, così da riciclare un prodotto destinato alla spazzatura. Ne versiamo un cucchiaio in una mano amalgamandola con un po’ d’acqua: si otterrà velocemente una pastella grossolana.

Questo composto va poi massaggiato sul viso e collo, e risciacquato con abbondante acqua fresca. Questa farina diventerà un gesto irrinunciabile. Il viso sarà luminoso, grazie ai minerali e vitamine contenuti nella farina, e dolcemente deterso. Il risultato è pazzesco per l’efficacia. Tutto da provare!!!

Nel caso di pelli delicate o di quelle dei bambini, rappresenta anche una valida alternativa al sapone per il corpo. Deterge infatti in modo delicato e al contempo lenisce la pelle dalle infiammazioni.

Conservazione del detergente viso e corpo

Conservazione: altri 6 mesi, riponendo il barattolo di vetro in un posto fresco e al riparo dalla luce (dentro un mobiletto del bagno, per esempio), oltre la scadenza indicata sulla confezione dal produttore.

Consiglio di consumo critico

Per le altre info basta collegarsi al sito di Autoproduciamo dove si troveranno tutti i consigli utili.

a cura di Lucia Cuffaro

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