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Dal fondo del lago d’Iseo emerge il Nautilus CruStorico

Nautilus CruStorico spumante metodo Classico si affina 36 mesi a 40 metri nelle profondità del lago d’Iseo di fronte a Monte Isola. Si ispira al nome dal sottomarino di Capitano Nemo e le sue uve, a bacca nera, provengono da biotipi locali di piante vecchie, molte a piede franco, coltivate in località Rukdi Cividate Camuno (Bs) in Valle Camonica a 450 metri slm.

Nautilius cantina subacquea

Sfrutta l’ecosistema naturale della profondità del lago, temperatura costante e la pressione dell’ambiente marittimo sono bilanciate ed evitano così la perdita di bolle, anche a una profondità di soli 50 metri. Il vino inabissato nelle acque acquisisce così maggiore complessità pur mantenendo la sua freschezza

Vino in immersione

La tecnica di immersione del vino comporta  un reale vantaggio ecologico, con evidente risparmio energetico rispetto alle cantine a secco: «Consumo tra elettricità e refrigerazione che può essere evitato nei fondali marini o lacustri sfruttando un ambiente naturalmente benefico», afferma Alex Belinghieri, titolare dell’Agricola Valcamonica.

Il Nautilus CruStorico

Il vino si estrae dalla raccolta manuale delle uve, a bacca nera, senza l’assemblaggio con vini di riserva, e provengono da biotipi locali di piante vecchie, molte a piede franco, coltivate in località Ruk di Cividate Camuno (Bs) in Valle Camonica a 450 metri slm. Uno dei primi spumanti al mondo a essere prodotto con vitigni Piwi, resistenti sia al freddo che alle malattie fungine. Al naso è gradevole il sentore di burro, di miele d’acacia e di crosta di pane; in bocca entra intenso, sapido, fresco con una buona finezza e persistenza.

Lo spumante “estremo” nel lago Aviolo

Il vino affinato nelle acque incuriosisce sempre più il consumatore alla ricerca di vini di nicchia e per questo Alex Belinghieri ha deciso di avviare un altro progetto, che prevede l’affinamento in alta quota. Lo spumante metodo classico Estremo Adamadus viene fatto riposare a 10 metri di profondità nel lago alpino Aviolo, a 1.930 metri d’altitudine all’interno del Parco naturale dell’Adamello.

Sostenibilità della cantina subacquea

Una produzione dalla logistica complessa, di nicchia ma che regala emozioni tanto più che le gabbie lacustri contenenti le bottiglie si trasformano in rifugi per i pesci. Bisogna, infatti, avere il permesso di conservare le bottiglie nelle acque del lago. Oltre al costo di attrezzature speciali, come quello dei subacquei per scendere a 40 metri di profondità, vanno aggiunti i costi per la loro produzione. Le bottiglie possono arrivare a costare 20 volte di più del prezzo di una bottiglia invecchiata in cantine tradizionali. La loro proposta è legittimata dal solo piacere di offrire un’esperienza originale agli amanti del vino con bollicine.

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