Ci sono luoghi dove il tempo si misura in secoli e dove chiese e palazzi si incastonano in un paesaggio dal forte fascino divenendo elementi di grande suggestione. Siamo nel Val di Noto, in Sicilia. Tra gli edifici nobiliari del ‘700 color miele e le acque cristalline della riserva di Vendicari, immersa nella campagna, sorge il Country House Villadorata. Una vera oasi di pace, tra uliveti, alberi di mandorlo, agrumi ed un piccolo vigneto dove l’uva si alleva seguendo il metodo biodinamico. È qui che i viaggiatori possono godere della bellezza di una dimora con arredi country-chic, il cui stile mescola sapientemente la tradizione alla gentile sobrietà degli arredi anni ‘50- ‘60.
La cucina di Viviana Varese
La valorizzazione del territorio e della sua biodiversità sono anche i principi che animeranno l’esperienza gastronomica del W VILLADORATA Country Restaurant la cui apertura è prevista per il prossimo 1° giugno. La sua cucina sarà affidata alla chef stellata Viviana Varese che per questa estate ha scelto proprio la Sicilia per un viaggio verso Sud, spinta dalla sua origine salernitana e dal desiderio connettersi nuovamente con la propria terra.
Il menu del ristorante avrà gli ingredienti e le produzioni locali al centro e alcuni piatti storici della Chef. Oltre alle verdure, ai pomodori e alle erbe aromatiche saranno protagonisti le farine di grani antichi, l’affumicato, il fuoco, il forno, l’olio e il limone. La carta dei vini sarà prevalentemente siciliana, dove troveranno spazio soprattutto i vini biodinamici, naturali e ancestrali, le birre artigianali e il Marsala per il fine pasto.
Villadorata e l’impegno sociale
Per Viviana Varese e Country house sostenibilità non è un concetto legato solo all’uso della materia prima, ma anche nella scelta di collaborare sia con i piccoli artigiani proteggendo e valorizzando il loro lavoro sia con le cooperative sociali tra cui Si può fare di Noto ed Eta Beta di Bologna: la prima, Si può fare, nasce per sostenere e promuovere l’integrazione sociale e l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, mentre Eta Beta è stata creata come associazione tra artisti impegnati nella ricerca e nella sperimentazione di materiali, con un’attenzione particolare al sociale e sviluppa progetti volti a favorire adeguate opportunità di socializzazione ed inclusione sociale.
