Le campagne tra Sovicille e Murlo si preparano ad accogliere, dal 29 novembre al primo dicembre, la prima edizione della Festa della Cinta Senese DOP, l’occasione giusta per scoprire questa eccellenza e la sua terra
Sovicille, cuore della campagna senese, rappresenta l’essenza della Cinta Senese DOP, grazie a un ambiente che ha preservato intatta l’autentica varietà paesaggistica toscana. Tra boschi, foreste, borghi, pievi e castelli si alternano querce, lecci e castagni, offrendo le condizioni ideali per l’allevamento allo stato libero o semibrado del progenitore di tutti i suini toscani.
Un mantello inconfondibile
Razza di origini antichissime, risalenti agli Etruschi e ai Romani, la prima testimonianza iconografica della Cinta Senese risale al 1340, nel celebre dipinto di Ambrogio Lorenzetti “Effetti del buon governo nella campagna”, conservato nel Palazzo Comunale di Siena. Dopo aver rischiato l’estinzione negli anni Settanta, la razza è stata salvata grazie all’impegno di allevatori, dell’Associazione Senese Allevatori e del Consorzio di tutela. Oggi si contano circa 4.000 esemplari nelle aziende aderenti al marchio DOP.
Questi suini, di taglia media e robusta muscolatura, si distinguono per il caratteristico mantello scuro con una fascia bianca che avvolge il tronco all’altezza delle spalle, da cui deriva il nome. Dal 2012, la denominazione “cinta senese” è riservata esclusivamente alle carni di suini nati, allevati e macellati in Toscana secondo tradizione.
L’allevamento avviene prevalentemente allo stato brado o semibrado nei boschi senesi, dove gli animali integrano la loro dieta con ghiande, tuberi, radici, cereali e olive. Questo regime alimentare conferisce alle carni caratteristiche uniche: un colore rosa acceso, un profumo intenso che ricorda ghiande e nocciole, e un grasso morbido ricco di acido oleico e acidi grassi insaturi come Omega-3 e Omega-6.
In cucina, la Cinta Senese DOP si presta a diverse preparazioni: dai primi piatti come pappardelle, pici e tagliatelle al ragù, ai secondi come l’arista con patate, il filetto con erbe e lardo, fino alle costine e bistecche alla griglia. L’abbinamento ideale è con vini strutturati come il Chianti, il Brunello di Montalcino e il Nobile di Montepulciano.
La prima Festa della Cinta Senese DOP
Evento fortemente voluto dal Consorzio di Tutela della Cinta Senese DOP, la Festa si propone come volano per un turismo sostenibile legato alle eccellenze gastronomiche del territorio.
Il programma è ricco di iniziative. I visitatori potranno partecipare ai Trekking della Cinta Senese DOP, due escursioni naturalistiche guidate alla scoperta delle aziende produttrici. Un’esperta guida ambientale accompagnerà i partecipanti attraverso boschi e castelli, permettendo di osservare da vicino il celebre suino toscano nelle aziende della filiera DOP.
Tra gli eventi di spicco, il Primo Concorso Internazionale di taglio del prosciutto da Cinta Senese DOP, durante il quale Sei tagliatori professionisti, tre spagnoli e tre italiani, si sfideranno nella realizzazione dei piatti, mentre Mirko Giannella, tagliatore esperto di livello internazionale, illustrerà gli elementi per un corretto consumo e servizio ottimale.
“Tre giornate dedicate al valore della Cinta Senese DOP, che per la prima volta, nel suo territorio d’origine, si apre al mondo”, dichiara Nicolò Savigni, Presidente del Consorzio di Tutela. Il Sindaco di Sovicille, Giuseppe Gugliotti, sottolinea come la festa rappresenti “una straordinaria occasione di promozione di un’eccellenza del nostro patrimonio gastronomico e insieme dell’intero territorio”.