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Chianti Classico: Carpineto Riserva 2020, un sogno lungo 60 anni nella Top 100 di Wine Spectator

Il Chianti Classico Riserva 2020 dell’azienda toscana Carpineto entra trionfalmente tra i 100 vini più emozionanti al mondo secondo Wine Spectator, piazzandosi al 25° posto con 93 punti. Un risultato che non è soltanto un riconoscimento internazionale: è la conferma di una visione nata quasi sessant’anni fa, quando due giovani ventenni – Caterina Sacchet e Antonio Michael Zaccheo – decisero che avrebbero prodotto il miglior Chianti Classico possibile.

Come detto, il traguardo ottenuto dalla Riserva 2020 – prodotta in 150.000 bottiglie, con un prezzo al pubblico di 23 euro – porta la firma di Caterina, enologa e produttrice della seconda generazione, che insieme ad Antonio Michael porta avanti l’eredità dei due fondatori, Giovanni Carlo Sacchet e Antonio Mario Zaccheo. «Non ho parole per l’emozione. È un riconoscimento – racconta Caterina – che arriva in un momento strategico e complesso, e non potevamo desiderare risultato migliore. Il fatto che in classifica entri proprio il Chianti Classico Riserva 2020, il vino delle nostre origini, rende tutto ancora più speciale». Laureata in enologia a Firenze ma nata professionalmente tra vigna e cantina, Caterina Sacchet guida ormai la produzione di Carpineto con una mano che unisce tecnica ferrea e una sensibilità contemporanea capace di dare equilibrio, eleganza e profondità a vini naturalmente potenti.

Annata 2020: eleganza, equilibrio, longevità

Per l’enologa premiata da Wine Spectator, in fondo, la 2020 è “una delle più belle annate dell’ultimo decennio” per vini da lungo affinamento. Una primavera fresca, un’estate calda ma segnata da ottime escursioni termiche e le piogge benvenute di giugno e settembre hanno favorito una maturazione ideale delle uve. Dal canto suo, Wine Spectator descrive la Riserva 2020 come un rosso ricco e potente, dove alle note di amarena e mora si affiancano sentori di erbe selvatiche, ferro e terra, per un finale lungo e speziato.

Quando nel 1967 Sacchet e Zaccheo fondarono Carpineto, il Chianti Classico fu il primo vino prodotto: una scelta controcorrente per l’epoca, che oggi trova conferma in questo risultato internazionale. «È il coronamento della visione dei nostri padri», sottolinea Antonio Michael Zaccheo. Non a caso l’etichetta della Riserva è rimasta pressoché immutata negli anni, con l’autoritratto di Rubens: un’incisione di famiglia ritrovata negli anni della fondazione, scelta come simbolo per il legame tra il pittore, la Toscana e il vino.

Nella storica tenuta di Dudda, a Greve in Chianti, rimane il cuore pulsante dell’azienda: 300 metri di altitudine, uno dei microclimi più freschi della denominazione e un archivio enologico tra i più ricchi della Toscana. Qui Carpineto produce tre Chianti Classico – Annata, Riserva e Gran Selezione – tutte espressioni della stessa ricerca qualitativa iniziata nel 1967.

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