Negli ultimi anni la Giordania è riuscita ad attrarre sempre più turisti da ogni parte del mondo. Ma siamo noi italiani, nei fatti, quelli che raggiungono più di tutti questo piccolo paese del Medio Oriente. Il Jordan Tourism Board riporta che, solo nei primi otto mesi del 2019, le visite dei nostri connazionali verso la Giordania sono cresciute del 102 % rispetto allo stesso periodo all’anno precedente.
[bctt tweet=”In Giordania puoi passare una notte nel meraviglioso deserto Wadi Rum, mangiando piatti della cucina tipica dei Beduini.” username=””]
Complice sicuramente l’indiscutibile bellezza dei suoi siti di interesse come la magnifica città di Petra, ma anche la semplice e gustosa cucina tradizionale della nazione. Ma oggi vogliamo soffermarci su un’esperienza davvero peculiare che si piò fare in questo stato: passare una notte nel meraviglioso deserto giordano Wadi Rum, mangiando piatti della cucina tipica dei Beduini.
Wadi Rum: il deserto monumentale della Giordania
Il Wadi Rum, o valle della luna, è il deserto più esteso di tutta la Giordania ed è patrimonio dell’umanità Unesco dal 2011. La sua origine è incerta, ma tra le monumentali conformazioni rocciose è possibile scovare anche incisioni rupestri che risalgono a oltre 4000 anni fa. Non solo sabbia, quindi, ma anche storia, canyon, gole e cime (la più alta è Jebel Rum con 1754 metri di altezza) che cambiano colore in base alla stagione e alle condizioni climatiche.
Dagli anni ’80 in poi il Wadi Rum si è riempito di campi tendati gestiti da famiglie beduine e destinati al turismo. I costi di questi campeggi sono accessibili a tutte le tasche e molti offrono anche la possibilità di fare una vera e propria “beduin experience“. Oltre al classico tour dei siti più belli del Wadi Rum è possibile anche assaporare il tè tradizionale, osservare il modo in cui cucinano i beduini, mangiare insieme a loro (vi anticipiamo che alcune pietanze vanno assaggiate con le mani) e ballare le loro danze tipiche. Il tutto durante una meravigliosa notte stellata del deserto e sotto una tenda beduina con tanto di fuoco per scaldarsi.
La cucina tipica dei beduini del deserto giordano
I piatti principali che vengono serviti in Giordania hanno tutti origini beduine e sono preparati con prodotti di base come pollo, riso, agnello e montone. È una cucina molto semplice che utilizza, però, metodi di cottura tradizionali e pentolame ormai in disuso in molti altri paesi del mondo. Le porzioni sono spesso abbondanti e molte di queste vengono mangiate con le mani proprio come simbolo di convivialità. Passando una notte nel deserto del Wadi Rum è possibile assaggiare numerosi piatti della cucina tipica dei beduini del deserto, ma anche osservare le modalità di cottura e tutte le loro tradizioni legate ai pasti.
Il rito del tè
La cultura del popolo beduino dà estrema importanza all’ospitalità. I beduini devono necessariamente essere gentili e disponibili con i loro ospiti facendoli sentire il più benvenuti possibile. È anche per questo motivo che, non appena si mette piede nel deserto del Wadi Rum, si viene accolti con una gustosissima tazza di tè. La bevanda viene preparata portando l’acqua ad ebollizione, aggiungendo tè verde, zucchero ed erbe aromatiche dalle proprietà benefiche. L’infuso viene bevuto più volte durante il giorno ed è costantemente offerto in teiera bollente.
I mezé
I mezé non sono altro che antipasti. Sono diversi i piatti e tutti fanno parte della cucina tipica del deserto giordano. La maggior parte di questi vanno mangiati con le mani, perché ad accompagnarli c’è il tradizionale pane arabo chiamato anche pita. Un pane a base di farina lievitato tondo e cotto a temperature altissime sulla piastra. Tra i mezé più importanti troviamo:
Mansaf
Considerato il piatto della convivialità per eccellenza. Una specialità della gastronomia giordana a base di riso, agnello, yogurt e cotto su una piastra insieme a pinoli, prezzemolo tritato e spezie Baharat. I beduini sono soliti mangiare il Mansaf utilizzando la mano destra e stando in piedi. Viene servito in un piatto grande da cui attingono tutti i commensali ed è spesso preparato per le grandi occasioni.
Maqluba
Anche in questo caso l’ingrediente di base di questo piatto tradizionale è il riso. Cambia la tipologia di cottura in quanto viene utilizzata una pentola tajine dentro la quale vengono aggiunti anche pollo, patate e verdure. Maqluba vuol dire “rovesciato”. Infatti, a preparazione ultimata, il riso viene letteralmente rivoltato su un piatto e condito con yogurt e mandorle.
Hummus
Una deliziosa crema di ceci sempre presente su tutte le tavole della Giordania. L’hummus è puntualmente accompagnato dal leggerissimo e piacevole pane arabo.
Labneh
Un formaggio spalmabile a base di yogurt e aromatizzato con olio di oliva. Il trucco per far diventare lo yogurt di questa consistenza è passarlo attraverso un panno di cotone. Anche nel caso di questo formaggio c’è sempre una buona pita di accompagnamento.
Il Zaarb
Il piatto più “scenografico” della cucina tipica dei beduini del deserto giordano. Una ricetta povera, ma con i nutrienti necessari per affrontare i lunghi viaggi nel Wadi Rum. Si tratta di una terrina in acciaio al cui interno vengono aggiunti carne di pollo e agnello, con zucchine, patate e melanzane. I prodotti sono cotti all’incirca per cinque ore a terra. Il procedimento di cottura consiste nello scavare una profonda buca nella sabbia del deserto in cui mettere della legna per accedere il fuoco. La terrina a tre strati viene inserita nella cavità e viene circondata di sabbia fino a coprire il primo livello, in modo da distribuire uniformemente il calore.
Il Jaha
Il Jaha è un altro rito importantissimo per i beduini, ovvero quello del caffè. Anche in questo caso la preparazione avviene nella sabbia. Il procedimento ha diverse fasi. Nella prima un bricco di metallo pieno d’acqua viene posizionato su dei carboni ardenti, mentre i chicchi di caffè sono tostati nella mihamasa (padella tradizionale) e a fuoco vivo. Una volta pronti questi vengono pestati in un mortaio con del cardamomo. La miscela viene poi messa a bollire nell’acqua e lasciata in infusione per 6-7 ore. Al termine di questa procedura viene ottenuto il khamìr, ovvero l’infuso che sarà poi traferito in un ulteriore bricco e che subirà un altro processo di bollitura insieme ad altra miscela di caffè e cardamomo. Una volta pronto il caffè viene travasato e servito agli ospiti per un minimo di tre volte.
Il Basbousa
Come tutti i migliori menù anche quello beduino prevede un dolce alla fine del pasto: il basbousa. Una pietanza a base di semolino, yogurt, mandorle e miele, davvero dolcissima e che si mangia rigorosamente con le mani e senza tovagliolo.
Bevande della cucina tipica dei beduini del deserto giordano
Tè e caffè sono bevande che accompagnano costantemente la convivialità delle tavole giordane. Ma durante una cena con i beduni nel Wadi Rum potrete pasteggiare con dell’acqua e con una buonissima bevanda analcolica a base di menta e limone. Una sorta di mojito, ma senza alcool e altamente dissetante.
Un’esperienza davvero a 360° quella che si può vivere nei campi tendati del Wadi Rum. Un viaggio di emozioni tra le meraviglie del deserto più bello del Medio Oriente e un’avventura di gusto tra le tradizioni culinarie di un popolo gentile, sorridente e sempre accogliente come quello dei Beduini.
Foto in evidenza ©subherwal su flickr
a cura di Serena Proietti Colonna