Per la festa del papà è buona e dolce usanza completare i pasti con le zeppole di San Giuseppe. Quest’anno gli auguri saranno meno dolci ma particolari. Festeggiamenti certamente all’interno del focolare domestico ma senza i dolci dei pasticceri di fiducia causa le restrizione #Italiazonaprotetta imposte dalla pandemia del CoronaVirus.
[bctt tweet=”E allora ZeppolaDay sia, per creare la giornata dedicata alla felicità, alla vittoria, alla libertà… dal Corona Virus” username=””]
Sia chiaro, i papà d’Italia a questo succulento dolce non ci vogliono rinunciare e nemmeno i loro bambini. Che fare, allora? Dovremo, ahinoi, rimandare all’apertura delle pasticcerie, è sicuro. Se non si organizzeranno i papà, in loro aiuto però arriveranno le mogli, le mamme e le nonne, ne siamo certi!
Avranno tirato fuori già i loro appunti ma in soccorso a tutti, con la sua storica ricetta di famiglia, arriva il pastry chef Marco Infante che opera a Napoli nei laboratori della pasticceria della casa Leopoldo dal 1940 e che in queste ore è impegnato a reclutare in tutta Italia volenterosi pasticceri per lo ZeppolaDay “nessuno di noi ha mai vissuto una situazione del genere, costretti come siamo a chiudere le nostre attività e impossibilitati a creare le nostre produzioni insieme ai nostri preziosi collaboratori”.
E continua – “Ma noi siamo pasticceri, abbiamo nelle nostre mani la possibilità di creare piccoli momenti di felicità. In questi frangenti di inattività abbiamo maturato tutti insieme, da nord a sud, un’idea per riportare, appena sarà possibile, un po’ di leggerezza. Tutti insieme abbiamo pensato di creare e dedicare un giorno al dolce simbolo della famiglia, dell’unione, della solidarietà: la zeppola di San Giuseppe”.
Non potendo realizzare il dolce nel giorno di San Giuseppe, i Pasticceri d’Italia stanno organizzando di istituire “una giornata dedicata alla felicità, alla vittoria, alla libertà” (del dopo Coronavirus). E la zeppola sarà il dolce simbolo di quel giorno. La data, per ovvie ragioni, ancora non potrà essere indicata ma lo faranno appena la situazione lo consentirà.
La ricetta con i dosaggi
Per le zeppole: 1 lt acqua, 250gr burro fresco di latteria, 20 gr di sale, 1 kg farina (debole), 25 uova fresche
Per la crema pasticcera: 1/2 lt di latte fresco, 250 gr di zucchero, 100 gr di tuorlo d’uovo, 75 gr di amido di riso, 1/2 bacca di vaniglia, 1/2 scorza di limone
Il procedimento de seguire
Per le zeppole: in una pentola mettere acqua, burro e sale e far bollire. Raggiunto il bollore, aggiungere la farina in un solo colpo fuori dal fuoco e girare con un cucchiaio di legno fino a quando non si stacca dalle pareti della pentola, poi lasciare raffreddare il composto. Aggiungere le uova sbattute e girare con frusta fino a quando non si ottiene una crema liscia e densa.
Mettere la pasta choux (bignè) in una sac a poche con bocchetta a stella da 2 cm, formare su carta da forno un cerchio facendo un solo giro, passare le zeppole nel forno a 200 gradi, aspettando che si stacchi dalla carta. Fatto ciò immergere la zeppola nell’olio a 175 gradi e girarla frequentemente. Farle dorare per ben benino. Ponetele ad asciugare su carta assorbente, lasciare raffreddare e guarnire con crema pasticcera e amarene sciroppate.
Per la crema pasticcera: sbattere in una pentola i tuorli con lo zucchero. Aggiungere la vaniglia e l’amido di riso continuando a mescolare con una frusta, per evitare la formazione di grumi. In un recipiente scaldare il latte con la scorza di limone. Versare il latte caldo nella pentola delle uova e lasciare cuocere la crema pochi minuti, quando la crema inizia a sbuffare, toglierla dal fuoco. Una volta pronta, mettere la crema in una ciotola, coprire con una pellicola e lasciare raffreddare.
Papà di tutti Italia, auguri anche se #iostoacasa!