Un risotto tradizionale ma in versione 2.0 per un gustoso street food. Si chiama Kikky ed è il progetto imprenditoriale del gruppo Reting di Roma. Nel punto vendita sito in Via Chiabrera, nella zona San Paolo, è possibile ordinare e gustare in soli 4 minuti un autentico risotto all’italiana.
«Kikky nasce dall’esperienza del gruppo Reting che da oltre dieci anni si occupa di consulenza e sviluppo nel mondo del franchising – dichiara Enrico Tosco, portavoce del gruppo –. Abbiamo deciso di mettere in campo le nostre conoscenze investendo in un progetto ambizioso, dall’enorme potenziale».
Un format innovativo nato per creare una ristorazione veloce e gustosa, ma che punta al rispetto della tradizione culinaria italiana proponendo una formula in linea con l’odierno stile di vita. A renderla possibile è l’impiego di una moderna tecnologia sviluppata solo ed esclusivamente per questo format per poter preparare in pochissimi minuti un perfetto risotto partendo da zero. Macchine che, quindi, sono in grado di sfornare centinaia di piatti ogni ora con la formula del Delivery e del Take Away.
Il menu
Nella “carta dei risotti” che comprende 14 differenti scelte recita un ruolo da protagonista la Karbonara, un omaggio al grande classico della cucina romana, ma c’è spazio anche per il Risotto allo zafferano, quello ai Funghi porcini, l’Amatriciana e la Cacio e Pepe. Tutte preparazioni “fatte in casa” con prodotti acquistati da fornitori di zona, che danno vita a ricette messe a punto da un professionista della ristorazione e realizzate con una tecnologia che permette anche di ridurre al minimo lo spreco di cibo.
Kikky, l’alternativa al classico fast food
«Siamo convinti che il risotto possa diventare un’alternativa al mondo del fast food – aggiunge Tosco –, una ulteriore opzione tra pizza, hamburger, piadine e cibo etnico. Nel nostro locale il cliente potrà vivere un’esperienza paragonabile all’acquisto della pizza al taglio, grazie ad un ricco menu ed ai rapidi tempi di preparazione dei piatti».
Kikky è un progetto 100% biosostenibile: un format plastic free (nessun oggetto utilizzato è in plastica) che punta sul bambù compostabile per stoviglie e vaschette, su uno speciale packaging per Delivery e Take Away e su bibite vendute esclusivamente in vetro o alluminio. Un progetto ad impatto ambientale zero con il fiore all’occhiello rappresentato dal riutilizzo degli scarti della lavorazione del riso per realizzare le vaschette che contengono i piatti pronti.