Arquà Petrarca è un borgo medievale situato sui Colli Euganei in provincia di Padova. È famoso per essere stato l’ultimo rifugio del poeta Francesco Petrarca, che vi visse dal 1369 fino alla sua morte nel 1374. Passeggiando tra le stradine lastricate si può visitare la Casa di Petrarca, diventata ora un museo, il suo sepolcro di fronte alla Chiesa di Santa Maria Assunta. Arquà è famosa non solo per la sua bellezza paesaggistica, ma anche per la produzione di prodotti tipici, tra cui il brodo di giuggiole, un liquore dolce tradizionale.
Vivi Arquà
Per conoscere a fondo il borgo da alcuni anni viene messo in programma “Vivi Arquà Petrarca – Un borgo da scoprire tra cultura e gusto”, che prevede tra gli altri un evento locale molto sentito, la Festa della SS. Trinità, dal 13 al 15 giugno. E’ un’occasione per tutti da non perdere, un modo per celebrare il territorio e i piatti tipici del Veneto. Pesce e spiedini di pollo fritto, musso con polenta (carne d’asino, musso in Veneto significa asino) o il formaggio alla piastra, gustato sempre accompagnato dalla polenta, o l’oca burger sono le principali portate che potranno essere gustate nei giorni della sagra. La festa unisce la parte alta del borgo con la parte più bassa e si tiene attorno all’Oratorio della Santissima Trinità, nell’antica chiesa si narra che andasse a pregare il Poeta.
È dedicata invece alla Giuggiole la festa in programma dal 5 al 12 ottobre. Le giuggiole sono uno degli ultimi frutti che maturano e, specialmente in Veneto, vengono utilizzate per produrre l’omonimo liquore che è ricco di vitamina C e zuccheri, amato per il suo sapore dolciastro. Ad Arquà viene prodotto il “brodo di giuggiole” che può essere assaggiato e acquistato in ogni stagione dell’anno. Nei giorni di festa, è possibile vivere un’atmosfera che ricorda il medioevo: il piccolo frutto viene proposto nelle sue diverse declinazioni, mentre tamburini, sbandieratori, figuranti in costume animano le vie cittadine.
Se preparate i bagagli per partecipare alla festa, ricordate che sui Colli Euganei merita una visita anche il Giardino monumentale di Valsanzibio, tra i più belli d’Europa, realizzato tra il 1665 ed il 1696 da una delle più ricche ed importanti famiglie veneziane come voto a Dio per sconfiggere la peste del 1630-31. L’opera, ideata dall’architetto Luigi Bernini, rappresenta l’esempio più significativo di giardino simbolico del Seicento, il gioco di fontane, ruscelli, cascate, scherzi d’acqua e peschiere simboleggia il percorso spirituale che l’uomo deve compiere verso la purificazione e la salvezza. Questo messaggio è rafforzato anche dalla presenza di un labirinto di bossi che si sviluppa per circa un chilometro e mezzo.
Di grande fascino anche il Castello del Catajo a Battaglia Terme, una delle dimore storiche europee più affascinanti con i saloni affrescati e il giardino delle delizie, considerato la reggia dei Colli Euganei, è un edificio monumentale di 350 stanze.
A Luvigliano, a pochi chilometri di distanza, c’è la Villa dei Vescovi, un omaggio alla classicità: concepita da un Vescovo di Padova nel 500 quale luogo di incontro per intellettuali, per condividere pensieri elevati e parlare di natura e paesaggio.