Sale il termometro, e con il termometro sale la voglia di gelato: l’Italia è pronta a ripetere il record dello scorso anno quando ha conquistato il gradino più alto del podio europeo per consumo di coni e coppette, con 600 milioni di porzioni vendute (il 26,4% del totale, davanti al 25,1% della Germania e al 20,6% della Spagna). Il settore del gelato artigianale nel nostro Paese ha sfiorato lo scorso anno i 3 miliardi di euro; e se è vero che il gelato si consuma tutto l’anno, è naturalmente la stagione estiva la più attesa. Per quella alle porte si prevede una crescita del 4 per cento rispetto all’anno scorso.

Cosa troveremo nelle gelaterie del 2025?
Secondo l’Osservatorio Sigep, i grandi classici, naturalmente, in qualche caso però rivisitati se non addirittura rovesciati: è il caso della stracciatella inversa (cioccolato fondente tempestato da scaglie di cioccolato bianco) proposta da Taila Semeraro (che dopo la laurea alla Bocconi ha scelto di tornare a Ostuni e alla gelateria da Ciccio fondata dal nonno). Taila proprio al Sigep, Salone internazionale per le eccellenze del foodservice, è stata eletta miglior gelatiere emergente dell’anno 2024; assieme alla stracciatella inversa, sta lavorando a gusti che includono biscotti e croccanti perché dal suo osservatorio ha notato che l’arte del gelato si avvicina sempre più a quella della pasticceria.
Altra novità in arrivo nelle nostre coppette, il gelato alla barbabietola. Lo propone Antonio Mezzalira, al cui “Golosi di natura” di Piazzola sul Brenta il Gambero Rosso ha assegnato i preziosi Tre Coni. Barbabietola perché, oltre ad essere buono, non alza l’indice glicemico; ma sarà difficile resistere anche all’altra nuova proposta, il gelato all’aronia, realizzato con una bacca ricca di antiossidanti dal sapore simile al mirtillo.

Da Sergio Colaucci a Nettuno vanno fortissimo il fondente al cioccolato arricchito da una salsina al Montepulciano d’Abruzzo macerato nelle visciole ma anche la crema gourmet, profumata alla vaniglia e con in più zest di limone e mandorlato di Cologna Veneta. Ma qui si possono trovare anche tantissimi gusti al cento per cento vegetali senza latte, lattosio e derivati.
Se poi vi trovate a passare da Rimini, potreste sentire soffiare il “Vento d’Oro”: è il gelato di Marco Ottaviani al Castello, che unisce zafferano, pistacchio e pepe Sichuan. Da Marco, anche il gusto Lavanda, Latte e Miele di alta montagna.