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Andar per funghi: i segreti di un’esperienza unica

Da nord a sud, il Bel Paese offre un’ampia gamma di possibilità per chi desidera immergersi nei boschi alla ricerca di queste prelibatezze. Ma prima di mettere il cestino in spalla e partire, è importante conoscere le regole per la raccolta dei funghi, scoprire le migliori zone per questo tipo di turismo e, ovviamente, imparare a preparare deliziose ricette con i funghi raccolti

funghi porcini monti cimini

Le basi: alcune regole fondamentali

L’Italia, con i suoi paesaggi variegati e ricchi di biodiversità, è una destinazione ideale per gli amanti della natura e della buona cucina. Uno degli aspetti più affascinanti del turismo naturalistico è sicuramente la raccolta dei funghi. Si tratta però di un’attività regolamentata, e questo per preservare sia l’ambiente che la salute dei raccoglitori. Le regole variano da regione a regione, quindi è fondamentale informarsi sulle normative locali. In generale, ecco alcune delle regole più comuni:

  1. Permesso di raccolta: in molte regioni italiane è necessario un permesso per raccogliere i funghi, che può essere giornaliero, settimanale o stagionale. I permessi sono rilasciati dalle amministrazioni comunali o dagli enti di gestione delle aree protette.
  2. Limiti di quantità: solitamente, c’è un limite giornaliero sul quantitativo di funghi che si può raccogliere. Questo può variare da 1 a 3 kg a persona, a seconda delle zone.
  3. Orari consentiti: in alcune regioni è vietato raccogliere funghi durante la notte o in determinate ore del giorno, per garantire la sicurezza e il rispetto della fauna locale.
  4. Rispetto dell’ambiente: è fondamentale non danneggiare il sottobosco, raccogliere solo i funghi commestibili e non disturbare la fauna.
  5. Utilizzo di attrezzature idonee: è obbligatorio utilizzare un cestino in vimini per consentire alle spore di cadere e rigenerare l’ambiente. Inoltre, si consiglia di utilizzare un coltellino per tagliare i funghi senza sradicarli.

Le quattro zone migliori in Italia per la raccolta

L’Italia offre una varietà di luoghi ideali per la raccolta dei funghi, ciascuno con le proprie peculiarità e tipologie di funghi. Ecco le quattro zone migliori per andare per funghi e scoprire le tipicità del territorio.

Bosco di conifere in Trentino. Foto di kordula vahle da Pixabay

1. Trentino-Alto Adige: boschi di conifere e funghi porcini

Il Trentino-Alto Adige è una delle mete preferite dai cercatori di funghi grazie alle sue foreste di conifere e latifoglie. Qui si possono trovare porcini, finferli, chiodini e mazze di tamburo. La raccolta dei funghi è una tradizione radicata nella cultura locale, e i funghi trovati vengono spesso utilizzati in piatti tradizionali come la zuppa di funghi o serviti con la polenta.

  • Da provare: i canederli ai funghi porcini. Questi gnocchi di pane con funghi porcini sono un classico piatto trentino, spesso serviti in brodo o con burro fuso e salvia.

Tagliatelle ai porcini. Foto di -Rita-👩‍🍳 und 📷 mit ❤ da Pixabay

2. Toscana: le foreste del casentino e i porcini del Mugello

Le foreste del Casentino e del Mugello, in Toscana, sono famose per i loro porcini e gallinacci. I boschi di querce e castagni della regione offrono un habitat perfetto per questi funghi prelibati. L’area del Mugello è particolarmente nota per la qualità dei suoi porcini, tanto da essere considerata una delle migliori zone per la raccolta in Italia.

  • Da provare: tagliatelle ai funghi porcini. Un piatto semplice ma ricco di sapore, le tagliatelle fatte in casa vengono condite con porcini freschi, aglio, olio extravergine di oliva, prezzemolo e una spolverata di parmigiano.
Le colline delle Langhe, patrimonio Unesco. Foto di Luca da Pixabay

3. Piemonte: le colline delle Langhe e il Re Tartufo

Il Piemonte è famoso non solo per i suoi vini, ma anche per i funghi, in particolare i porcini, e per il prezioso tartufo bianco delle Langhe. I tartufi sono una particolare varietà di funghi, detti ipogei, perché crescono e si sviluppano sottoterra. In autunno, il paesaggio si trasforma in un paradiso per i cercatori di funghi, e la raccolta dei tartufi diventa una vera e propria caccia al tesoro. I boschi di faggi e querce della regione sono perfetti per i funghi e offrono anche la possibilità di trovare specie meno comuni come i galletti e le morette.

  • Da provare: risotto al tartufo bianco d’Alba. Un piatto che rappresenta l’eccellenza piemontese, il risotto viene mantecato con burro e parmigiano e servito con una generosa grattugiata di tartufo bianco fresco.
Paesaggio umbro. Foto di supermariobros da Pixabay

4. Umbria: il cuore verde d’Italia e la sua varietà di funghi

L’Umbria, conosciuta come il “Cuore Verde d’Italia”, è una regione ricca di boschi di querce e castagni che favoriscono la crescita di molte specie di funghi, tra cui porcini, ovoli e spugnole. Le foreste dell’Appennino umbro-marchigiano offrono scenari spettacolari per chi ama andare per funghi, soprattutto nella zona dei Monti Sibillini.

  • Da provare: torta al testo con salsiccia e funghi porcini. La torta al testo è un tipo di focaccia umbra cotta su una pietra refrattaria, farcita con salsiccia e funghi porcini saltati.

Consigli per la cucina

Una volta tornati a casa con il vostro bottino, è importantre saper trattare i funghi per gustarli o conservarli al meglio. Ecco alcuni consigli pratici per cucinare i funghi raccolti:

  1. Pulizia dei funghi: non lavare mai i funghi sotto l’acqua corrente; meglio pulirli con un panno umido o un pennello per rimuovere la terra.
  2. Abbinamenti: i funghi si sposano bene con ingredienti come aglio, prezzemolo, olio d’oliva, burro, parmigiano e vino bianco.
  3. Cottura: cuocere i funghi a fuoco medio-alto per evitare che diventino acquosi. Il tempo di cottura varia a seconda della varietà: i porcini richiedono pochi minuti, mentre i chiodini devono essere bolliti più a lungo.

Andare per funghi in Italia è una vera e propria esperienza che connette le persone alla natura e alla cultura del territorio. Conoscere le regole, scegliere la giusta destinazione e imparare a cucinare i funghi raccolti sono tutti passi fondamentali per un’esperienza indimenticabile. Che siate esperti micologi o semplici amanti del buon cibo, l’Italia vi offre infinite possibilità per vivere appieno questa tradizione millenaria.

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